Informazione – International Edition
Venezia e il Ghetto sbarcano in California

fullsizerender-32 “I-Tal-Ya”. In ebraico “l’isola della rugiada divina”. Con questo gioco di parole durante il Rinascimento gli ebrei italiani facevano riferimento alla loro terra. E questo è il titolo scelto dal Magnes Collection of Jewish Art and Life dell’Università di Berkeley in California per una mostra che racconta “i crocevia italiani nella cultura ebraica”. Inaugurata al termine di agosto e in programma fino all’inizio del 2017, la rassegna, oltre a presentare numerosi artefatti e documenti da tutta la penisola, ha tra i temi fondamentali i 500 anni del Ghetto di Venezia. A darne la notizia ai lettori dell’edizione internazionale di Pagine Ebraiche è un articolo ripreso dalla rubrica Italics.
In attesa della Giornata europea della Cultura ebraica la settimana prossima, la stagione dei festival prosegue con il FestivaLetteratura di Mantova, che ha offerto tra l’altro tanti appuntamenti per scoprire i grandi libri ebraici e israeliani (un incontro quest’anno è stato dedicato anche al progetto della traduzione del Talmud in italiano).
La presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni ha incontrato negli scorsi giorni il presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Quirinale, accompagnata dal suo predecessore Renzo Gattegna. Ha preso inoltre servizio a Roma il nuovo ambasciatore di Gerusalemme Ofer Sachs, che in un video-messaggio esprime apprezzamento per l’eccellenza italiana nel settore agricolo, settore cui lo stesso Sachs ha dedicato gran parte della sua carriera, e soprattutto ricorda i forti valori comuni fra i due paesi, con l’obiettivo di portare i popoli a un ulteriore avvicinamento.
Ha suscitato forte sdegno il gesto del saluto fascista compiuto da un gruppo di tifosi durante la partita Israele-Italia giocata la scorsa settimana a Haifa per la qualificazione ai Mondiali del 2018. Come raccontato ai lettori internazionali, le autorità sono al lavoro per identificare i colpevoli.
Dal burkini alle concorrenti “curvy” ai concorsi di bellezza, la sensazione è sempre quella di trovarsi di fronte a qualcuno che giudica le scelte che le donne compiono rispetto al proprio corpo e in questo c’è qualcosa che non va. Questo il pensiero dell’economista Susanna Calimani che torna questa settimana nella sezione Pilpul.
È il francese invece la lingua di Bechol Lashon, con il rav Roberto Della Rocca che parla del concetto di povertà e di come la Torah ingiunga di immedesimarsi nella condizione di difficoltà del prossimo.
Nel suo appuntamento con It Happened Tomorrow, il direttore della redazione giornalistica UCEI Guido Vitale riporta le parole di Moshè, piccolo commerciante di Tel Aviv che, intervistato dal quotidiano spagnolo El Paìs circa la necessità di chiudere il suo chiosco di Shabbat risponde: “Abbiamo bisogno di un giorno di riposo. È una questione sociale, e anche religiosa. Israele è uno Stato ebraico”.

Rossella Tercatin

(12 settembre 2016)