Time out – Classifiche
Sembra che anche una parte di noi sia stata colpita dal benaltrismo. Che in Italia questo pericoloso virus avesse già colpito lo sapevamo già e ne avevo parlato qualche tempo fa sempre su questa rubrica, ma ora nella sua nuova declinazione sembra che abbia assunto una forma tipicamente ebraica. Le conseguenze sono che se i nostri rabbanim o altri si azzardano a dire che un certo comportamento non è lecito, la reazione è che nell’ebraismo esistono cose decisamente più importanti. Quali non si è capito e neanche perché se giudicare certe situazioni è sbagliato, è corretto invece ergersi a giudici morali dei nostri precetti stilandone una classifica. Il fatto è che ogni regola, piccola, grande o insignificante che appaia è un punto che lega l’ebraismo nel suo complesso. A volte ci apparirà di difficile comprensione, ma in fondo saremmo troppo presuntuosi se pensassimo di poter capire il senso di tutto. Per questo invece serve studiare ed approfondire e su questo i nostri maestri dovrebbero fare uno sforzo maggiore, perché se da una parte con alcune semplificazioni si sbaglia, dall’altra un certo approccio si inserisce quando manca una voce chiarificatrice. In sostanza, come dice una legge della fisica, applicata anche alla politica, quando c’è uno spazio vuoto, c’è sempre qualcuno o qualcosa che lo occupa.
Daniel Funaro
(15 settembre 2016)