Shir Shishi – Due Rose
Ya’aov Orland scrisse la ballata “Due Rose” su un tovagliolo di carta nel famoso caffè Kassit di Tel Aviv, mentre incontrava gli amici poeti, bevendo un bicchierino e magari lasciando un debito che mai avrebbe saldato.
Ya’akov nasce in Ucraina nel 1914 e muore in Israele nel 2002. Da bambino si salva miracolosamente da un pogrom che distrugge il suo shtetl e colpisce molti dei suoi famigliari. Arriva in Palestina all’età di 7 anni, vive in una comune insieme ai genitori pionieri sionisti e poi si trasferisce a Gerusalemme dove nel ’47 contribuisce alla difesa della città. Studia filosofia a Gerusalemme e teatro a Londra e al suo ritorno in Israele mette su casa a Tel Aviv. Qui frequenta il milieu letterario bohémienne di Natan Alterman, Avraham Shlonsky e Alexander Pen. Ha scritto poesie, drammi per il teatro e molte canzoni dal sapore folcloristico e popolare, musicate con maestria dal compositore Mordechai Zeira ed è proprio per queste che il pubblico lo ha molto amato. È stato editor e traduttore nonché uno dei fondatori nel 1967 del movimento politico, “La grande Israele”. Ha vinto il premio Israele nel 1994 e ha avuto la cittadinanza onoraria di Haifa, dove si è trasferito nel ’54.
Ti canterò una melodia antica,
una ballata su un giglio.
C’erano molti anni fa
due gigli, due gigli.
Accadde in tempi remoti, in giorni lontani,
uno era bianco, l’altro vermiglio.
Nello stesso giardino, come due fratelli,
sbocciarono le foglie, spuntarono le spine.
Giunse l’alba, tenue.
Il giglio bianco spalancò gli occhi,
mentre al vespro, al calar della sera,
il fiore vermiglio si addormentò.
E nelle notti, oh nelle notti,
venti leggeri li sfioravano.
Così fiorirono fin quando venne una mano,
una mano che colse un giglio solo.
Ancora oggi nessuno sa
se fosse il bianco o il vermiglio.
Si sa soltanto che a quello rimasto
il cuore si spezzò …
C’erano molti anni fa
due gigli, due gigli.
Accadde in tempi remoti, in giorni lontani,
uno era bianco, l’altro vermiglio.
(Shoshana Damari canta Due rose http://www.yosmusic.com/yos10630/?id=10630)
Sarah Kaminski, Università di Torino