Shir Shishi – Casualmente

kaminskiSiamo nel periodo dei “Giorni Terribili”, pieni di umana paura, di nuove speranze e di tanta gloria. Ognuno, a modo suo, cerca la giusta dimensione per le proprie domande e per le risposte che non giungeranno dall’alto, ma come ci insegnano la banalità della vita e la saggezza dei testi biblici, esse si celano nella nostra anima e sono eternamente presenti tra i granelli di sabbia che tocchiamo ogni giorno. In una poesia del 2006, l’agronomo Michael Reich, esprime questo senso schivo della ricerca.

Egli cercò Iddio.
A quanto pare desiderava una risposta
a una domanda cruciale
che avrebbe avuto soluzione
in un momento di angustia
o di elevazione dell’anima;
quanto è ironico cercare quell’Uno che
come il mago della metafisica
si trova ovunque
e al contempo in nessun luogo.

Un uomo irrequieto
costruisce castelli di sabbia
ma più che costruire
scava e scava;
raccoglie sabbia a piene mani
emette un soffio arcano
tra le dita –
e cerca.
Ma diamine, Iddio si trova
in ogni granello di sabbia!

In un mattino impenetrabile,
a un tratto, se n’è andato –
senza dire addio;
si presume che,
aldilà della sua ingenuità,
abbia trovato quel che cercava
perché perlopiù
gli oggetti smarriti si trovano casualmente.

Sarah Kaminski, Università di Torino