MUSICA E LINGUAGGI Non ancora buio

not-dark-yetIl mondo rende omaggio a Bob Dylan, appena premiato con il Nobel della Letteratura dalla Swedish Academy di Stoccolma. Dario Calimani, anglista, docente dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, regala a Pagine Ebraiche la traduzione di alcune canzoni che offrono spunti di riflessione unici. Questa settimana si tratta di “Not dark yet”, uscita nel 1997.

Cadono le ombre e sono stato qui tutto il giorno
è troppo caldo per riposare, il tempo fugge
è come se l’anima mi fosse diventata acciaio
ho ancora le cicatrici che il sole non ha guarito
e non c’è spazio in cui sostare
non è ancora buio, ma lo sarà fra un po’

Sì, tutta la mia umanità è andata alla malora
dietro a ogni bellezza mi sono imbattuto nel dolore
lei mi ha scritto una lettera ed era così gentile
ha messo su carta ciò che aveva in mente
e non so proprio perché dovrei assillarmi
non è ancora buio, ma lo sarà fra un po’

Sì, sono stato a Londra e sono stato nella gaia Parigi
ho seguito il fiume e sono arrivato al mare
sono stato il fondo a un mondo pieno di menzogne
non cerco nulla negli occhi di nessuno
a volte il peso mi sembra insopportabile
non è ancora buio, ma lo sarà fra un po’

Qui sono nato e qui morirò contro il mio volere
sembra che mi muova, lo so, ma sono fermo
mi sento svuotato, i nervi intorpiditi
non ricordo neppure che cosa mi ha indotto a fuggire fin qui
non sento neppure il mormorio di una preghiera
non è ancora buio, ma lo sarà fra un po’

Testo di Bob Dylan, traduzione di Dario Calimani.