“Bassani e Ferrara, legame forte”

Si sono aperti oggi con la donazione del manoscritto del Giardino dei Finzi-Contini, un gesto di grandissimo valore simbolico, i lavori della seconda giornata del convegno dedicato a Giorgio Bassani nel centenario della nascita. Dario Disegni, presidente del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah, dopo i saluti del sindaco Tiziano Tagliani, ha sottolineato come la sessione di questa mattina abbia segnato una significativa tappa nel cammino di riscoperta del Giardino dei Finzi-Contini attraverso il suo manoscritto. “Esso ci permette di entrare, in punta dei piedi e con rispetto, nel processo creativo di Bassani. Le cancellature, i ripensamenti, le correzioni a margine e i segni che animano i sei quaderni del Giardino dei Finzi-Contini sono il segno di un dibattito interno, continuo, vissuto, carico di energia che riflette il temperamento di Bassani. Uno scrittore fortemente legato alla sua città e alla sua comunità di origine, a cui non risparmia critiche, ma che non dimentica mai, come emerge da tutta la sua opera”. Anche dopo aver lasciato Ferrara, ha continuato Disegni, “la città ha continuato ad animare la sua immaginazione, a riempire le sue pagine e, quasi come ogni ebreo non deve scordare mai Gerusalemme, Bassani non ha potuto dimenticare la sua città. La Ferrara dello scrittore diventa così un luogo dove tutti possono riconoscersi, dove Teresa Foscari può essere Micol Finzi-Contini e il lettore può essere ferrarese. Dove, infine, tutti avranno l’opportunità di incontrare la storia e la cultura degli ebrei italiani, che verrà narrata dal Meis, e sentirla propria”. Il Meis, che ha siglato con il Comune di Ferrara una convenzione sottostante alla generosa donazione con cui l’avvocato Ferigo Foscari ha voluto far tornare il Giardino nella sua città., si impegna a valorizzare il manoscritto che, straordinaria possibilità a esso solo riservata, potrà esibirlo per una durata di tempo notevole.
Per Foscari, donatore del manoscritto autografo del Giardino dei Finzi Contini, ereditato da sua nonna Teresa, “Era giusto far tornare il manoscritto alla città che ha dato i natali a Bassani e che ne è stata l’ispirazione. È un documento straordinario, che consentirà di avviare studi appassionanti, di analizzare tutto il percorso che ha condotto alla stesura definitiva del romanzo”.
Il convegno dedicato allo scrittore nel pomeriggio di ieri, dopo due giornate a Roma aveva aperto i lavori con una sessione – tenutasi presso la Biblioteca Ariostea – dedicata a “Libri di Giorgio Bassani: traduzioni, tradizioni, negoziazioni” il cui primo intervento, dopo i saluti delle istituzioni, ha suscitato grande interesse. Domenico Scarpa, infatti, studioso del Centro internazionale di Studi Primo Levi di Torino, ha ripercorso la fortuna editoriale dei libri di Bassani in un intervento intitolato “Paperback writer”.
Due poi le relazioni che, attraverso la narrazione della ricezione di Bassani nella Spagna franchista hanno ripercorso alcuni decenni di alterne vicende, fra censure e successi delle edizioni tradotte e in alcuni casi tagliate prima dell’uscita nelle librerie. Anche in questo caso, negli interventi di Andrea Bresadola e Silvia Datteroni il numero delle copie stampate si è unito al mutevole prezzo dei volumi nell’aggiungere un senso alle vicende editoriali, leggibili come storia del successo di uno scrittore che sta tornando in questo periodo al successo anche al di fuori della cerchia più ristretta dei critici letterari. Lo studioso Bernard Urbani ha invece presentato la storia di due riscritture de La notte del ‘43, ad opera di Michèle Lesbre e Rachid Faggioli, prima dell’intervento di Vincent Raynaud su “L’opera di Giorgio Bassani in Gallimard, passato e presente” per poi passare dalla ricezione in Francia alla Polonia dove, come ha spiegato Anna Wasilewska, la presenza in libreria di Bassani è stata incostante.
La sessione di questa mattina, intitolata “Il Giardino dei Finzi Contini: la donazione del Manoscritto autografo” e tenutasi presso la Sala dei Comuni del Castello Estense, dopo gli interventi di Disegni e Foscari è continuata con l’intervento di Anna Dolfi su “Prologo e epilogo: la nascita di un romanzo” e “Lo scrittoio di Bassani: note su un dattiloscritto del Giardino” di Sergio Parussa. A seguire Sonia Gentili ha presentato una relazione su “La poesia di Micol. I versi del Giardino Massimo Raffaeli Memoria e ricordo: una poesia oltre il Giardino” mentre l’intervento di Marco Pistoia era dedicato a “Attraverso il Giardino: dalle sceneggiature al film” e Sophie Nezri-Dufour ha concluso i lavori della mattinata con “La presenza del Gattopardo nel Giardino dei Finzi Contini”.

Ada Treves

(17 novembre 2016)