Siamo uomini

regard danieleLe recenti dichiarazioni di rav Shlomo Amar hanno ancora una volta aperto, anche nelle nostre Comunità, un acceso dibattito su ebraismo e omosessualità. Non entrerò nel merito della questione dal punto di vista strettamente religioso, parto però dal presupposto che sia impossibile per un ebreo prescindere dalla sacralità e dalla centralità della Torah. Detto questo mi piace però anche pensare che i nostri maestri non siano infallibili, come rav Amar in questa come in altre circostanze, e sapete perché questo? Perché siamo uomini. Sì, uomini. Con i nostri errori, i nostri vizi, la nostra parte più bella ma anche la più brutta. È questo che non riesco a capire di tutte le discussioni del caso; qui si formano schieramenti, c’è chi giudica chi sia più o meno ebreo, chi si pone su un piedistallo condannando il prossimo.
Il tema dell’omosessualità nell’ebraismo non può e non dev’essere un tabù, non possiamo più permettercelo. I gay ci sono, esistono, vivono, pregano, non posso essere dei fantasmi. Cosa vogliamo fare, li bruciamo o cerchiamo di parlarne? E con questo non si vuole andare contro la Torah, contro i nostri precetti, con questo si vuole accettare che esistano delle diversità tra noi. Diversità non è una brutta parola, diversità è arricchirsi, diversità è conoscenza, diversità è un valore aggiunto al nostro bagaglio culturale, diversità è amare un altro ebreo anche se non la pensa come te. Facciamo uno sforzo, proviamo a rendere attuale quello che i maestri ci hanno insegnato nel nostro glorioso passato: ci avrebbero mai permesso di emarginare qualcuno? Ci avrebbero permesso di non essere uniti contro i nostri veri nemici? Ci avrebbero permesso di scannarci l’uno con l’altro solo perché diversi? Dove saremo oggi se i nostri Padri non ci avessero ricordato l’importanza di essere uniti? Quando parliamo o solo pensiamo alla Torah, ricordiamoci che è stata scritta per tutti noi, per l’ortodosso, ma anche per il gay che crede fortemente in Dio e non vuole e non deve perdere la sua fede perché degli uomini gli dicono che quello che è non è adatto ad essere ebreo. Gli uomini facciano gli uomini al resto ci pensa chi di dovere.

Daniele Regard

(23 novembre 2016)