Qui Roma – Demenza digitale
Boldrini: “Basta all’odio online”

bold4“Non è vero ma ci credo – Vita morte e miracoli di una falsa notizia”: riecheggia una celebre battuta di Ennio Flaiano il titolo del convegno sulle “bufale”, le notizie false messe in giro ad arte, ma anche sulla violenza verbale e i comportamenti online scorretti, promosso dalla Presidente Laura Boldrini e che ha avuto luogo questa mattina alla Camera dei Deputati.
La Boldrini è stata più volte fatta oggetto di violente campagne diffamatorie online, con la circolazione di notizie completamente inventate sul suo conto, e vittima di centinaia di insulti sulla sua pagina Facebook. E ha fatto effetto la sua decisione, pochi giorni fa, di denunciare pubblicamente i peggiori epiteti che le sono stati rivolti, pubblicando tanto di nomi e cognomi degli insultatori, in un post su Facebook che riprendeva gli attacchi di cui era stata fatta oggetto.
Quello della violenza e delle bufale online è un tema molto importante anche per quanto riguarda il contrasto al pregiudizio antiebraico e al razzismo: gli ebrei subiscono continuamente campagne diffamatorie, e sono tantissimi i siti e le pagine Facebook in cui si pubblicano insulti antisemiti, tesi negazioniste, deliri nazisti, ad opera di antisemiti che vanno a ingrossare le file dell’esercito di odiatori di professione, che passano il proprio tempo online (dimostrando al contempo quasi sempre anche la loro ignoranza.)
“Che posizione vogliamo assumere rispetto all’odio? Vogliamo sfruttarlo e cavalcarlo? O vogliamo gestirlo? Colui che semina odio è il più richiesto, è il più cliccato”, ha detto Boldrini. “Ma la nostra Costituzione non dà lo stesso peso al razzista e all’antirazzista. La nostra Costituzione bandisce piuttosto ogni genere di discriminazione. Oggi chi le spara più grosse è più popolare, più conteso, ma se noi accettiamo tutto questo, abbiamo deciso di accettare e di sfruttare l’odio, non di metterlo al bando.”
La Presidente Boldrini ha annunciato che domani incontrerà i vertici di Facebook Italia, che l’hanno immediatamente contattata dopo il suo post di denuncia, al fine di ragionare e riflettere su come arginare il dilagante fenomeno dell’odio online. Un tema su cui la Camera dei Deputati si era già attivata, istituendo la Commissione Parlamentare “Jo Cox” sull’intolleranza, la xenofobia, il razzismo e i fenomeni di odio, intitolata alla deputata britannica uccisa da un estremista di destra il 16 giugno 2016, poco prima del referendum sulla Brexit.
“Il tema della disinformazione è centrale e va affrontato con il senso di responsabilità”, ha detto ancora Boldrini. “Le ‘bufale’ oggi fanno molto male, alle aziende, ai privati, influenzano l’opinione pubblica sulla sicurezza, sulla sanità; condizionano la politica e, magari, anche gli esiti delle campagne elettorali. Per questo il ‘debunking’ è indispensabile, è resistenza civile verso la menzogna”.
L’incontro è stato moderato da Paolo Attivissimo, giornalista informatico, “cacciatore di bufale” e gestore di www.attivissimo.net.
Molti i giornalisti, gli studiosi e gli esperti in cattedra, tra questi la direttrice del Tg2 Ida Colucci, il presidente dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti Enzo Iacopino, il segretario generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana Raffaele Lorusso, il docente di sociologia dei media digitali Giovanni Boccia Artieri, il direttore de Il Post Luca Sofri.

Marco Di Porto