Jacques Roumani (1944-2016)

david-meghnagiÈ venuto a mancare dopo una lunga e sofferta malattia, vissuta con dignità, Jacques Roumani, redattore e animatore di Sephardic Horizons, che si pubblica in inglese.
Jacques era un uomo integro, un uomo di cultura, appassionato di chazanuth, che si è prodigato come studioso, nella valorizzazione e conservazione della memoria della cultura degli ebrei nel mondo arabo.
Trasferirsi da Benghasi negli Usa, ha raggiunto cariche importanti all’interno della banca mondiale, lavorando a stretto contatto con Mc Namara. Analista politico, esperto del mondo arabo, ha di recente curato la pubblicazione di “Libya on the Brink. Insecurity, Localism and the State not Back In”.
La sua morte prematura lascia un grande vuoto. Chi ha avuto la fortuna di conoscerlo ne sentirà la mancanza.
Con Jacques e la moglie, stavo lavorando a un libro quasi ultimato sulla storia e sulla memoria degli ebrei di Libia. Jacques ci teneva che il libro uscisse finché era in vita. Al punto che riaprendo gli occhi, quando era ancora in grado di parlare ha chiesto alla moglie Judith se il libro era nel frattempo pronto.
Venerdì prima di Shabbath l’ho chiamato. Non era più in grado di parlare. Era però in grado di ascoltare.
Gli ho lungamente parlato nel nostro amato dialetto. Sapevo che forse era l’ultima volta e purtroppo è stato così.
Il libro sugli ebrei di Libia, intensamente voluto da Jacques, uscirà tra qualche mese e sarà dedicato alla sua memoria.
Alla moglie Judith, ai figli, alla sorella Vivienne, al fratello Maurice (professore alla Ben Gurion University), al fratello Elia, ai cugini Betty e Faelino Luzon, a tutti i famigliari, le più sentite condoglianze.
I funerali si svolgeranno domani a Washington.
Che la sua memoria sia di benedizione.

David Meghnagi, Università Roma Tre

(14 dicembre 2016)