Informazione – International Edition
Meis: il profumo delle domande

schermata-2017-01-02-alle-14-19-57Profumi e interrogativi al centro del nuovo progetto nell’ambito del Museo dell’Ebraismo Italiano e della Shoah, come raccontato nell’odierna uscita di Pagine Ebraiche International Edition: al MEIS verrà inaugurato in primavera il “Giardino delle Domande”, un’area del complesso dedicata agli aromi della tradizione ebraica, dalle spezie dell’Havdalah alle Sette Specie bibliche, ma anche a offrire le risposte ai dubbi più frequenti di chi si trova a esplorare le caratteristiche fondamentali delle regole perno dell’ebraismo, prime fra tutte quelle alimentari.
Per i lettori internazionali l’occasione di scoprire gemme di storia e vita ebraica in luoghi meno conosciuti della penisola: nella sezione Bechol Lashon, questa settimana in lingua tedesca, è offerto un approfondimento sull’antico mikve (bagno rituale) di Siracusa, mentre in Italics si racconta del progetto delle Chanukkiot di Design portato avanti dalla Comunità di Casale Monferrato.
Tante domande anche alla conferenza stampa del nuovo primo ministro italiano Paolo Gentiloni. Sollecitato da Pagine Ebraiche, il premier traccia una visione per il Medio Oriente, che definisce una priorità da rimettere al centro dell’agenda, ribadendosi tra l’altro fermamente contrario al tentativo di isolare Israele diplomaticamente.
A rispondere alle domande del giornale dell’ebraismo italiano è stato anche Padre Norbert Hofmann, segretario della Commissione della Santa Sede per i rapporti religiosi con l’ebraismo, che definisce il dialogo ebraico-cristiano “a un ottimo punto”, illustrando successi e sfide del lavoro portato avanti con il Rabbinato centrale di Israele.
Lo storico David Bidussa riflette in pilpul sullo stato difficile dei diritti umani nel mondo, con la tortura di fatto tornata impunita in molti luoghi: quale significato ha quel ripetere “mai più”?
E il direttore della redazione giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, nel suo appuntamento con It Happened Tomorrow ricorda proprio quanto facilmente vengano dimenticate le pagine più buie della storia, riportando un passaggio di un articolo del New York Times sul genocidio compiuto dai tedeschi in Africa: “Un secolo dopo aver perso i suoi possedimenti coloniali, la Germania e la Namibia, sua ex-colonia, sono impegnate in intensi negoziati per scrivere la parola fine su uno dei capitoli più orrendi del passato europeo in Africa”.

rt