Qui Milano – Gariwo e la lezione dei Giusti

IMG_20170112_121230 (1)Una carta dei valori in risposta alle derive del radicalismo religioso e del populismo. “Un codice di comportamento per persone di diversa appartenenza politica, religiosa, culturale ispirato ai Giusti che anche oggi si contrappongono alla cultura dell’odio e del nemico, facendosi promotori del dialogo e della condivisione”, così il presidente di Gariwo, la foresta dei Giusti, Gabriele Nissim ha spiegato la sintesi del ciclo di conferenze dal titolo “La crisi dell’Europa e i Giusti del nostro tempo”, organizzato da Gariwo in collaborazione con il Teatro Franco Parenti – Accademia del presente e con il patrocinio dell’Università degli Studi di Milano e della Fondazione Corriere della Sera. Il progetto è stato presentato proprio nella sede della Fondazione a Milano ed è finalizzato ad aprire un confronto sulle grandi questioni morali e politiche del nostro tempo – tra cui la prevenzione dei genocidi, la battaglia culturale contro il terrorismo fondamentalista, la crisi dell’Europa. Tanti gli ospiti di primo piano che parteciperanno al ciclo di incontri, da Olivier Roy a Ferruccio De Bortoli, fino a Hamadi ben Abdesslem, la guida tunisina che aveva messo in salvo decine di turisti durante l’attacco terroristico al Bardo, il museo di Tunisi. “Nel contesto sicuramente difficile della realtà politica, sociale ed economica dei nostri giorni i Giusti sono necessari perché con la loro opera contribuiscono ad allontanare gli spettri dell’incomprensione, dell’estremismo, dei populismi e dei totalitarismi”, ha sottolineato il presidente della Fondazione Corriere Piergaetano Marchetti nel corso della presentazione, riassumendo il messaggio del progetto e in generale di Gariwo. Un messaggio che secondo Andrée Ruth Shammah, direttrice del Teatro Parenti, deve essere portato avanti da chiunque senta sua l’esigenza di agire contro radicalismi e contro l’odio. “Tutti dobbiamo essere ambasciatori di Gariwo – ha affermato Shammah – Prenderci questa responsabilità”. E il Parenti, con il progetto culturale dell’Accademia del Presente, vuole essere un tramite per costruire questo senso di responsabilità: “l’Accademia del Presente – ha spiegato Sergio Scalpelli, presidente dell’Associazione Pier Lombardo, – è nata su suggestione di Shammah, con l’obiettivo di ricostruire un rapporto di partecipazione e interazione con le persone proprio sul tema Europa e sul nostro essere europei. Con progetti culturali come questo e con l’Accademia del Presente (che ospiterà gli incontri) vogliamo contribuire a ridefinire i confini di una sana costruzione europea, che è la base senza la quale questa parte di mondo è destinata a dissolversi”.
Anche il Comune di Milano ha voluto testimoniare il suo impegno al fianco di Gariwo (il Comune fa parte dell’Associazione per il Giardino dei Giusti di Milano), con la presenza de presidente del Consiglio comunale Lamberto Bertolé. “In questo progetto culturale c’è visione e coraggio – le sue parole – e, in un mondo senza padri, l’esempio dei Giusti è fondamentale, soprattutto per i giovani. Vogliamo sostenere tutto questo anche facendo entrare il Giardino dei Giusti nel circuito turistico della città”.
A chiudere l’incontro, Hafez Haidar, scrittore libanese candidato al Premio Nobel per la Pace che sarà uno dei protagonisti del ciclo di incontri. Haidar ha ricordato “il ruolo cruciale della cultura e dell’apertura all’altro per edificare un mondo migliore, per educare alla responsabilità e per non cedere al male dell’ISIS e dei suoi seguaci.”

(13 gennaio 2017)