“La mia corsa per la Memoria”

Schermata 2017-01-16 alle 16.07.06“Lo sport è un linguaggio adatto alla sfida della Memoria. Perché dico questo? Perché lo sport ha una formidabile caratteristica: unisce tutti i popoli, senza distinzioni e appartenenze. Quando corriamo siamo tutti uguali”.
L’ex maratoneta Franca Fiacconi, una delle testimonial di Run for Mem, motiva così la sua partecipazione all’evento. “Sono felice e orgogliosa di essere stata scelta” racconta a margine della conferenza stampa di presentazione. “Non ci ho pensato un attimo, ho accettato subito l’invito. Si tratta di un’iniziativa di cui condivido pienamente le finalità”. Ad accompagnarla sarà anche la figlia 12enne, cui vuole trasmettere un messaggio forte.
Classe 1965, Fiacconi ha trionfato in carriera nei più prestigiosi palcoscenici tra cui New York, Praga, Enschede e Sant’Antonio oltre che nella sua Roma. In nazionale è stata inoltre quarta ai Campionati europei di Budapest e tredicesima ai Campionati mondiali di Atene 1997. Il tempo 2h25’17’’ con cui ha trionfato a New York, nel 1998, è stata la seconda miglior prestazione europea dell’anno nella maratona e la sesta prestazione mondiale.
Ha raccontato di sé la maratoneta: “Ho iniziato a correre a 12 anni con le campestri e le gare di mezzofondo in pista, arrivando terza ai campionati italiani junior sui 3000 metri e terza alla finale nazionale dei giochi della gioventù di corsa campestre. Le ragazze che correvano con me all’epoca e che mi hanno anche battuto smisero presto di correre. Io invece ho insistito dedicandomi, a 23 anni e mezzo, alla maratona. Feci il mio esordio nel maggio del 1989 a Roma, 2h49’ e arrivai seconda”. L’epica vittoria newyorkese arrivò al termine di un serrato duello con Tegla Lourupe, già vincitrice due volte nella Grande Mela e accreditata di un formidabile 2h20’.
“Nell’ultimo tratto, diciamo gli ultimi 400 metri, ormai avevo capito che avrei vinto. Ecco, non riuscivo a smettere di ridere. Provavo una felicità piena – ha raccontato l’atleta in una recente intervista con Tuttosport – di quelle che si provano una o due volte nella vita”.

(16 gennaio 2017)