Qui Milano – La lezione di Elie Wiesel
In occasione del Giorno della Memoria, Milano ha voluto dare un tributo postumo a uno dei grandi intellettuali del Novecento, Testimone della Shoah, che con le sue parole ha risvegliato milioni di coscienze: Elie Wiesel. A lui infatti è stata dedicata la serata concerto organizzata al Conservatorio Verdi di Milano dall’Associazione Figli della Shoah, dalla Comunità ebraica milanese, Fondazione Cdec e Memoriale della Shoah di Milano. Per l’occasione i musicisti del Conservatorio – guidati da Lydia Cevidalli – hanno suonato le musiche di K. Sonnenfeld, D. Milhaud e D. Sostakovic mentre Miriam Camerini ha letto alcuni passi delle opere di Wiesel. “Elie Wiesel – ha ricordato il rabbino capo di Milano Alfonso Arbib, presente alla serata insieme ai presidenti della Comunità ebraica Raffaele Besso e Milo Hasbani – è stato un formidabile divulgatore di cultura ebraica. Una cultura che il nazismo cercò di uccidere. L’obiettivo dei nazisti era sterminare gli uomini ma anche cancellare l’intera tradizione ebraica”. E quanto fatto da Wiesel, sopravvissuto, Testimone ma anche uomo di cultura, fu una risposta a quel tentativo così come la costruzione in Israele di yeshivot che portano tutt’ora il nome di quelle scuole distrutte in Europa dal nazifascismo. Il rav ha messo anche in guardia da quei fenomeni di mascheramento dell’antisemitismo, che fanno finta di attaccare “solo una parte dell’ebraismo” ma in realtà lo colpiscono tutto e lo mettono in pericolo.
Sul palco è salito anche il presidente del Memoriale della Shoah Ferruccio De Bortoli (presente in sala anche il vicepresidente Roberto Jarach), che ha ricordato come la “Memoria sia un impegno da coltivare con pazienza e con attenzione” in modo che diventi argine sicuro contro intolleranze e razzismi che tornano ad affacciarsi in Europa e nel mondo.
d.r.
(27 gennaio 2017)