…strategia
Sembra ridursi tutto ad una gara di velocità: vince chi estrae la pistola per primo, come in un vecchio film western. Negli Stati Uniti vari tribunali di diverso ordine e grado hanno (finora) bocciato il bando anti-immigrati proposto dall’Amministrazione Trump e Bibi, consapevole di quanto un voto parlamentare possa essere strumento di pressione nei confronti di un giudice, gioca di anticipo e fa approvare dalla Knesset il voto tanto discusso oggi. Ben presto la Corte Suprema sarà investita del caso, ma, appunto, dovrà farlo a cose ormai fatte. Così, oltre all’immenso danno d’immagine nei confronti dell’estero, si ingarbugliano anche i rapporti istituzionali interni, inaugurando fronti di scontro di cui non si sentiva certo il bisogno. Inutile, poi, vantarsi di aver stabilito rapporti ottimi con i Paesi arabi (Turchia, Egitto, Arabia Saudita), se tutto viene sacrificato a spicce logiche di conservazione del potere interno. Urge una strategia politica che guardi oltre il proprio orticello.
Davide Assael, ricercatore
(8 febbraio 2017)