A Ferrara per scoprire l’ebraismo dicembre, momento di svolta del Meis
Mercoledì 13 dicembre, alle ore 18.00. È in questa data che l’edificio dell’ex carcere di via Piangipane, cuore pulsante del cantiere del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara, diventerà ufficialmente il nuovo spazio espositivo del Museo. A segnare l’importante appuntamento l’inaugurazione di una grande mostra dedicata alle origini dell’Italia ebraica, come annunciato ieri dal Consiglio di amministrazione della Fondazione Meis. “Un primo importante passo nel percorso che porterà al completamento del Museo nel 2020 – spiega il presidente del Meis Dario Disegni – L’esposizione, curata da Anna Foa, Giancarlo Lacerenza, Daniele Jalla, ricostruirà una parte della plurimillenaria presenza ebraica in Italia (arrivando fino al X secolo), rappresentando l’inizio della narrazione di cui si occuperà il Museo: ovvero del profondo intreccio, fra luci e ombre, tra storia ebraica e storia italiana”.
Scopo della mostra è illustrare le origini e il periodo formativo della presenza ebraica in Italia, dall’età romana al medioevo, evidenziandone la continuità e i caratteri del tutto originali rispetto ad altri luoghi della diaspora.
La mostra si propone cioè di comunicare l’“unicità” della storia dell’ebraismo italiano, descrivendo – per la prima volta con tale ampiezza – come la presenza ebraica in Italia si è formata e poi sviluppata, in fasi successive, sul suo territorio grazie alle conversioni e agli apporti da altri luoghi della diaspora; e come, di generazione in generazione, gli ebrei d’Italia abbiano formato la propria peculiare identità ebraico-italiana. Entro i limiti cronologico-tematici scelti, si spiega nel progetto dell’esposizione, la mostra intende anche dare risposta alle domande più frequentemente poste da non ebrei: chi sono gli ebrei? A quando risale la presenza ebraica in Italia? Cosa contraddistingue la storia ultramillenaria dell’ebraismo italiano? Una prima importante tappa dunque per parlare al pubblico italiano e non solo di una storia di cui il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara rappresenterà uno dei cuori pulsanti.
(15 febbraio 2017)