Tesi e ricerche a scuola, l’UCEI
ricorda l’esodo degli ebrei libici

Cade quest’anno il cinquantenario dell’arrivo degli ebrei di origine libica in Italia. Una vicenda dolorosa che ha segnato molte famiglie ebraiche, costrette a lasciare le proprie case di fronte alla violenza e alle ostilità del regime libico. Molti trovarono appunto rifugio in Italia ma le loro storie a lungo sono rimaste sotto silenzio. Anche per questo, per ricordare quelle vicende poco conosciute al pubblico, l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane attraverso l’Assessorato alla Cultura ha lanciato tre iniziative dirette al mondo della formazione universitaria e della scuola: sono stati infatti creati tre bandi che chiedono a universitari e studenti di superiori e medie di proporre lavori inerenti l’esodo libico e alle realtà ebraiche presenti nel mondo arabo. Nello specifico (i bandi sono consultabili sul sito dell’UCEI, clicca qui) il primo concorso prevede l’assegnazione di tre premi (un biglietto di viaggio in Israele dell’importo massimo di 500 euro) per altrettanti studenti universitari che abbiano realizzato o realizzino una tesi di laurea magistrale discussa negli anni accademici 2016-2017 e 2017-2018 su di un aspetto della memoria e della storia delle comunità ebraiche nel mondo arabo e islamico nel Novecento.
Per le scuole secondarie superiori, saranno assegnati sempre tre premi agli studenti che nell’anno solare 2017 prepareranno un elaborato che affronti un aspetto della storia e della memoria famigliare degli ebrei di origine libica. “Un lavoro – si legge nel bando – di non più di 10 cartelle può essere corredato da materiale video e fotografico d’epoca e più recente”. Un premio infine sarà assegnato a uno studente o gruppi di studenti iscritti alle scuole medie che (sempre nell’anno solare 2017) avranno svolto una ricerca su di un aspetto della memoria famigliare degli ebrei di origine libica trasferitasi in Italia prima o dopo il pogrom del 1967.
Per presentare le domande di partecipazione per ciascuno dei tre bandi è necessario compilare un modulo ad hoc (clicca qui) mentre gli elaborati saranno poi valutati da una commissione ad hoc.

(24 febbraio 2017)