Amalek…

Nel midràsh (Esthèr Rabbà 7) troviamo “la lettera di Hammàn alle nazioni” – scritta a nome del Re Achashveròsh. Il modo di ragionare di Amalek nel corso delle generazioni non cambia mai: la sostanza del discorso e del modo di pensare sarà la stessa anche negli anni 30 sotto Hitler. “Che sia pace infinita su di voi! Vi sia noto che c’è un uomo in mezzo a noi che non è del nostro luogo, ma di discendenza reale – della stirpe di Amalèk. Egli è tra i sommi della generazione, e il suo nome è Hammàn.” “Egli ci ha inoltrato una piccola richiesta: Vi è una nazione che risiede tra noi, un popolo spregevole che è arrogante, cerca il nostro male e che maledice il re. E in che modo ci maledice? Dicendo: D-o regna in eterno; le nazioni saranno bandite dalla Sua terra (Tehillìm 10: 16). Inoltre, dice: Per far vendetta tra le genti e dar castighi alle nazioni (ibid. 149: 7). Essi non hanno gratitudine per coloro che hanno fatto loro del bene.” “Venite a vedere che cosa hanno fatto al povero Faraone! Quando sono scesi in Egitto, egli li ha accolti cordialmente e li ha fatti stabilire nella parte migliore della sua terra. Li ha nutriti negli anni di carestia – dando loro i prodotti migliori della terra. Ha voluto costruirsi un palazzo e ha fatto loro costruire l’edificio. Nonostante tutto ciò che aveva fatto per loro, tuttavia, non è riuscito a prevalere su di loro. Inoltre, sono venuti da lui con un pretesto e hanno detto: “Andiamo a offrire sacrifici al nostro D-o, una distanza di tre giorni (Es. 3: 18). Poi, ritorneremo – prestaci degli utensili d’argento e d’oro e degli indumenti”. Gli Egiziani prestarono loro argento, oro e gli indumenti migliori. Gli Ebrei caricarono innumerevoli muli, fino a svuotare la terra d’Egitto – e poi fuggirono!” “Quando il Faraone seppe che erano fuggiti, li inseguì, per recuperare ciò che gli apparteneva. E che cosa gli fecero? In mezzo a loro c’era un uomo di nome Moshé, figlio di Amràm, che era un grande mago. Egli prese il suo bastone magico e mormorò una formula, poi colpì il mare fino a farlo prosciugare. Poi, tutto questo popolo entrò nel mare prosciugato e lo attraversò. Non so come siano passati o come il mare si sia prosciugato.” “Quando il Faraone vide che cosa stesse accadendo, li seguì, per recuperare quanto gli apparteneva. Non so come lo abbiano spinto nel mare, ma egli e il suo esercito vi sono annegati! Essi non hanno dimostrato alcuna gratitudine per tutto il bene che egli aveva fatto per loro – vedete che sono ingrati!” “Inoltre, guardate che cosa hanno fatto a Amalèk, mio (di Hammàn) nonno, quando è venuto a combattere contro di loro. E Amalèk venne e combatté con Israele a Refidìm. Da dove veniva Amalèk? R. Kruspedài disse a nome di R. Yochanàn: Amalèk veniva da Bilàm, a cui si era rivolto per chiedere consiglio. Amalèk disse a Bilàm: “Sappiamo che tu dai consigli che sei un maestro di pensiero (malvagio), che chi accetta il tuo consiglio sicuramente non sbaglierà. Guarda che cosa questo popolo ha fatto agli Egiziani, che sono stati buoni con lui – e immagina che cosa faranno alle altre nazioni! Che consiglio ci puoi dare?” “Bilàm gli disse: “Vai e combatti contro di loro. Se combatti con loro, prevarrai. Il loro merito si basa sul fatto che sono discendenti di Avrahàm. Poiché anche tu discendi da Avrahàm, puoi anche tu contare su questo merito”. “Immediatamente, essi (Amalèk) li attaccarono. Che cosa ha fatto questo Moshé, la loro guida? Aveva un discepolo di nome Yehoshùa bin Nun – un uomo crudele e spietato. Moshé gli disse: Scegli uomini per noi e vai a combattere con Amalèk (Es. 17: 9). Non so se gli uomini che scelse fossero maghi o eroi. Che cosa fece allora Moshé? Prese in mano il bastone, ma non so che cosa abbia fatto con esso. Quando giunsero ad Amalèk, non so quale formula magica abbia mormorato, ma essi (Amalèk) si indebolirono, e caddero davanti a loro (gli Ebrei). “Essi (Israele) giunsero presso Sichòn e Og – i guerrieri più potenti della nostra terra, di fronte a cui nessuno poteva resistere, e non so come li uccisero. Anche i re di Midiàn li attaccarono, e non so come uccisero anche loro.” “ Che cos’altro fece questo discepolo dell’uomo Moshé? Condusse Israele nella terra di Cana’àn. Non gli bastò rubare la terra; uccise anche trentun re e suddivise la terra tra Israele, senza pietà. Coloro che non uccise divennero suoi servi”. “Quando Siserà lo attaccò con il suo esercito, non so che cosa fece (Israele), ma il fiume Kishòn raccolse l’esercito di Siserà e lo gettò nel grande oceano. “Il loro primo re – si chiamava Shaùl – combatté nella terra di mio nonno, Amalèk, e uccise centomila cavalieri in un solo giorno! Non ebbe pietà, uccise uomini, donne e bambini – non so come fece! E ciò che fecero a Agàg, il nonno di Hammàn, verso cui avevano inizialmente mostrato pietà! Venne un uomo di nome Shemuèl e ne fece la carne a brandelli, dandola in pasto agli uccelli!… “Poi, ebbero un re di nome Davìd, figlio di Ishài. Egli distrusse tutti i regni circostanti senza pietà. Fu seguito da suo figlio Shlomò, che eresse un edificio per Israele, che chiamò Bet ha-Mikdà sh. Non so che cosa avessero in quella casa. Quando si preparano a combattere, vi entrano e praticano stregonerie, e quando ne escono uccidono e distruggono il mondo.” “A causa dell’abbondanza di bene di cui hanno goduto, si sono ribellati contro il loro D-o. Inoltre, il loro D-o è invecchiato, e Nevuchadnétzar è venuto e ha bruciato la loro casa. Li ha esiliati dalla loro terra e li ha fatti stabilire in mezzo a noi. Non hanno ancora cambiato la loro religione repellente. Sebbene siano esiliati tra noi, ridicolizzano noi e la fede che riponiamo nei nostri dei.” “Ora, abbiamo tutti raggiunto un accordo. Abbiamo tirato a sorte per determinare il tempo propizio per distruggerli. La sorte è caduta sul trentesimo giorno del mese di Adàr. Quando questa lettera vi raggiungerà, preparatevi a uccidere e distruggere per quella data tutti gli Ebrei che risiedono in mezzo a voi – giovani e vecchi, bambini e donne – e non lasciatene sopravvivere nessuno”.

Paolo Sciunnach, insegnante

(13 marzo 2017)