Memoriale di Milano, la Regione
e i fondi per completare i lavori

rassegnaLa Regione Lombardia ha stanziato un milione e centomila euro per il completamento dei lavori del Memoriale della Shoah di Milano. I fondi serviranno, sottolinea Repubblica Milano, alla realizzazione della biblioteca, del centro studi e dei relativi allestimenti. A prevederlo, il protocollo firmato ieri a Palazzo Lombardia dal governatore Roberto Maroni e da Ferruccio de Bortoli, presidente della Fondazione Memoriale della Shoah. Presenti anche l’assessore alle Culture della Regione Cristina Cappellini e il vicepresidente della Fondazione Roberto Jarach. “La Regione ci permette di completare l’ultimo miglio dei lavori – ha spiegato De Bortoli – nell’unico luogo in Europa rimasto allo stato originario dall’inizio della deportazione”. Jarach, racconta il Corriere Milano, “ha invece ripercorso la storia della Fondazione nata nel 2007, ricordando che da quando, nel 2013, sono state organizzate le prime visite per le scuole, le presenze al Memoriale sono passate dai 7.500 studenti nel primo anno ai 21 mila attesi oggi (il venti per cento in più rispetto al 2016). Quanto ai tempi, – riporta il quotidiano – la certezza è quella di fare presto. A fine anno, nei progetti della Fondazione, sia la biblioteca che il centro studi dovranno essere pronti. Jarach ha infine confermato l’impegno del Memoriale nell’accoglienza dei profughi in arrivo a Milano”.

Israele, Intel e la risposta al boicottaggio. Mentre a Torino c’è chi ancora invoca al boicottaggio da parte di Politecnico e Università ai danni del Technion di Haifa – tra le accademie è stato firmato un Memorandum di ricerca su oncologia, genetica e risorse idriche (Repubblica Torino) – il gigante della tecnologia Intel ha acquisito l’israeliana Mobileye per 15,3 miliardi di dollari. Una delle acquisizioni più costose di sempre e diretta a far fare un balzo in avanti a Intel nel settore del futuro, quello delle auto senza pilota. La Mobileye, spiega La Stampa, è “un operatore specializzato nello sviluppo di ‘advanced driver assistance systems’ (Adas), ovvero sistemi di visione per la guida assistita. L’azienda è nata 13 anni fa a Gerusalemme da un gruppo di soci e docenti universitari che avevano sviluppato il primo sistema capace di individuare veicoli in movimento con l’uso di telecamera e di computer. II gruppo conta oggi 600 dipendenti, impiegati nelle diverse unità, ed è considerato il pioniere nello sviluppo di sistemi avanzati di assistenza alla guida”.

Torino, razzismo e non sport. Sia La Stampa sia Repubblica raccontano del brutto episodio di razzismo e violenza accaduto in un campo di calcio della provincia di Torino: durante una partita di terza categoria sono volati insulti a sfondo razzista contro un giocatore senegalese, Mbaye Mamadou (su Repubblica, l’intervista), il capitano di quest’ultimo, Gianluca Cigna, è intervenuto a difesa del compagno. Ne è nata una rissa poi sedata a cui però è poi seguito, a fine partita, l’episodio di violenza più grave: il ragazzo che aveva insultato Mamadou si è avvicinato a Cigna e dopo un primo alterco, lo ha colpito al viso. “Mi ha tirato un pugno al volto. – il racconto di Cigna (Repubblica Torino) – Sono rimasto sempre cosciente. Poi ci si è messo in mezzo anche il padre. Mi ha preso e sbattuto contro lo specchietto di una macchina. E sono finito a terra. I miei compagni di squadra sono arrivati subito dopo”. Ora la vittima rischia di perdere la vista da un occhio. La squadra avversaria, il Mappanese, smentisce però quanto accaduto: sia l’episodio di razzismo che l’aggressione. “Il ragazzo dell’Atletico Villaretto – spiega Angelo Previati, direttore sportivo – è caduto a terra. Così si è fatto male”.

Mafia Capitale, il fascista Carminati. Immortalato dalle telecamere del processo Mafia Capitale, con il braccio destro teso in aria, Massimo Carminati rischia adesso una nuova iscrizione nel registro degli indagati per apologia di fascismo. Il presidente del Tribunale Rosanna Ianniello, su richiesta del pm Luca Tescaroli, ha disposto la trasmissione in procura del video nel quale si vede Carminati, in collegamento in videoconferenza dal carcere di Tolmezzo, fare il saluto romano. “Non possiamo tollerare l’apologia del fascismo in un processo penale e prenderemo provvedimenti”, ha spiegato ieri nell’aula bunker del carcere romano di Rebibbia, in apertura della 188esima udienza del processo, il giudice (Repubblica).

Daniel Reichel

(14 marzo 2017)