denaro…

“Ze yittenù kol ha-‘ovèr ‘al ha-pequdìm, machatzìth ha-shéqel…”, “Questo daranno tutti coloro che passano il conteggio, mezzo siclo…”. La Torà avrebbe potuto semplicemente dire: “Chi passa il conteggio darà mezzo siclo”; perché viene accentuata la parola “Ze”, “Questo”?
Nel Midràsh Tanchumà, Rabbì Meìr spiega che Ha-Qadòsh Barùkh Hu ha mostrato a Moshè una moneta di fuoco come campione. Il Midràsh spiega quindi la parola “Ze”, ma ci pone un altro quesito: perché gliel’ha mostrata di fuoco, e non semplicemente una moneta vera e propria, o la sua immagine immateriale?
Spiega il Nò’am Elimélekh che quando si usa il denaro, bisogna ricordarsi che esso funziona come il fuoco: come il fuoco può bruciare e distruggere, ma anche riscaldare ed essere utile (cucinare, fondere…), anche il denaro, se usato per scopi giusti, può essere utile, ma usato per scopi sbagliati, può bruciare e distruggere.

Elia Richetti, rabbino

(16 marzo 2017)