Terrorismo, voli da paesi arabi
il no americano a pc e tablet

rassegnaNiente pc e tablet in cabina sui voli per gli Usa provenienti da otto Paesi dell’Africa settentrionale e del Medio Oriente. Tutte le apparecchiature elettroniche più grandi di un cellulare potranno essere trasportate solo nel bagaglio in stiva. È quanto deciso dall’amministrazione Trump, nel suo ultimo provvedimento che sarà attivo da sabato prossimo. Otto i paesi interessati: Giordania, Egitto, Turchia, Arabia Saudita, Kuwait, Qatar, Emirati Arabi e Marocco, tutti alleati o almeno partner degli Usa (Repubblica). Un divieto simile è stato preso anche in Gran Bretagna, riporta il Corriere: “Tra le compagnie coinvolte dalla scelta di Londra ci sono anche le britanniche EasyJet e British Airways. I governi di Francia e Canada stanno consultando l’intelligente americana per stabilire se seguire l’esempio. L’Italia? Oggi a Roma si riunisce il Comitato interministeriale per la sicurezza dei trasporti aerei e degli aeroporti per decidere se adeguarsi”. Repubblica spiega che il primo allarme su tablet e smartphone trasformati in ordigni esplosivi erano arrivati dalla Nigeria: nei covi dei terroristi di Boko Haram nel 2015 erano stati trovate bombe all’interno degli apparecchi high tech.

Israele, il dibattito sulle misure anti-boicottatori. Il ministro degli Affari strategici israeliano, Gilad Erdan ha proposto la creazione di un database contenente i nominativi di cittadini israeliani e stranieri coinvolti nella promozione e nel sostegno del Movimento per il boicottaggio, il disinvestimento e le sanzioni contro Israele e gli insediamenti (Bds: Boycott, Divestment, Sanctions). Contro la proposta si sarebbe espresso l’avvocato generale dello Stato, Avi Licht, secondo cui Erdan non ha il potere per stabilire questo precedente e l’unica istituzione autorizzata ad attività di quel genere è lo Shin Bet, il servizio di Sicurezza interno (Avvenire).

Roma, la necropoli ebraica. “Siamo a via delle Mura Portuensi, nel cantiere monumentale di Palazzo Leonori per la ristrutturazione della nuova sede delle Assicurazioni di Roma. E qui che è tornato alla luce il sepolcreto medievale della comunità ebraica di Roma, il cosiddetto Campus Iudeorum”, racconta il Messaggero Roma, parlando della scoperta di trentotto sepolture scoperte nella zona e databili tra la metà del XIV secolo e la metà del XVII secolo: momento chiave, il ‘600, quando il cimitero ebraico venne trasferito all’Aventino nell’area dell’attuale Roseto Comunale.

Milano e la manifestazione per l’accoglienza dei migranti. Intervistato da l’Unità, Amos Luzzatto, già presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, valuta positivamente la proposta del sindaco di Milano Sala di organizzare in città una manifestazione a favore dell’accoglienza dei migranti. “La valuto decisamente come un’iniziativa opportuna che deve accogliere le migliori forze della società. – afferma Luzzatto – Ritengo che si tratti di fare qualcosa per aiutare esseri umani in difficoltà. È essenziale rendersi conto che sia assolutamente necessario evitare di classificare i migranti con aggettivi di tipo razzistico, considerando i Paesi d’origine, le lingue o il colore della pelle”.

Gerusalemme. Oggi pellegrini cristiani e turisti potranno nuovamente vedere “l’edicola del Santo Sepolcro, restaurata in poco meno di un anno di lavori cominciati nel maggio 2016”, sottolinea Avvenire. “Nove mesi dopo e una spesa di tre milioni e trecentomila dollari, cui con una donazione personale ha contribuito anche il re di Giordania Abdallah II, l’Edicola – scrive Repubblica – è stata restituita ai visitatori”.

Solidarietà al giornalista Paolo Berizzi. Diversi gli attestati di solidarietà inviati a Paolo Berizzi, il giornalista minacciato da gruppi neonazisti per le sue inchieste per Repubblica e nei confronti del quale la questura di Bergamo ha disposto misure di protezione. Per il Pd sono intervenuti il responsabile sicurezza Emanuele Fiano e il deputato Daniele Marantelli che sull’episodio hanno presentato una interrogazione al ministro dell’Interno (Repubblica).

Ivanka ufficialmente tra i consiglieri del padre. Ivanka Trump avrà un ufficio nella West Wing della Casa Bianca, come rivela Jamie Gorelick l’avvocato della ‘first daughter’, spiegando che la 35enne avrà accesso alle informazioni classificate, ovvero protette da segreto, avrà un telefono governativo e rispetterà le stesse regole che si applicano ai consiglieri della Casa Bianca, scrive La Stampa.

Associazione biblica italiana. Su Vatican Insider (La Stampa), Lisa Billig riporta della polemica scaturita dalla infelice scelta dell’Associazione biblica italiana dell’offensivo titolo, poi corretto, “Israele, popolo di un Dio geloso. Coerenze e ambiguità di una religione elitaria” per un’iniziativa in programma a Venezia per settembre..

Daniel Reichel twitter @dreichelmoked

(22 marzo 2017)