Diario del soldato – I quattro figli

zebuloniLo Zaddik, il Rasha, il Tam, il Sheeino Yodea Lishol: quattro soggetti, tre categorie.
Lo Zaddik appartiene all’élite, è l’eterno eroe Disney, l’uomo dal curriculum immacolato, il fautore di valorose azioni, l’incarnazione di nobili virtù.
Anche il Rasha cattura la nostra attenzione. Irreversibile malvagio, acuto provocatore, abile cospiratore. Spavaldo, non teme nessuno; si alimenta di paure ed incertezze, semina odio ed incute terrore.
Raccogliamo infine gli scarti, consoliamo il Tam ed il Sheeino Yodea Lishol, unendo le forze, concediamo loro di formare una propria, scarna, categoria. Accusati di ingenuità e stoltezza, colpevoli invece di innocua semplicità.
Essi rappresentano gli “invisibili” che colorano, a nostra insaputa, le nostre giornate. Rappresentano i timidi e gli insicuri. Rappresentano coloro che non cercano crediti o meriti, attenzioni o primati. Rappresentano quella rara perfezione, che si può trovare solo nell’imperfezione assoluta.
Dunque, quest’anno, Pesach ci affida una particolare responsabilità, ci invita a compiere uno sforzo maggiore. Quest’anno ci viene chiesto di apprezzare la semplicità del Tam, di rispettare la quiete del Sheeino Yodea Lishol; di stimolare il suo interesse, di stuzzicare la sua curiosità, o meglio, di accettare il suo silenzio e, magari, di trarne un prezioso insegnamento.
Quest’anno ci viene chiesto di guardarci intorno e di “passare oltre” qualsiasi apparenza, di scavare dentro ogni animo, di scoprire i volti presenti sotto ciascuna maschera.
Quest’anno ci viene chiesto di individuare gli invisibili ed applaudire al loro estremo coraggio, omaggiando così quella straordinaria umanità di cui le nostre vite tanto necessitano.

David Zebuloni

(7 aprile 2017)