Alu Caprè

angelica edna calò livneQuando, per la prima volta, rappresentammo Chad Gadya, secondo l’antica tradizione del ghetto di Roma, nella grande sala da pranzo del Kibbutz Sasa, come lo allestivamo nel Ken dell’Hashomer Hazair, con i costumi, con l’angelo della morte tutto vestito di nero che shachtava lo shochet che si era bevuto l’acqua, che aveva “smorzato” il fuoco, che aveva “abbruciato” il bastone e via di seguito, nessuno immaginava che sarebbe diventata una delle tradizioni più solide di Sasa. I ragazzi del Garin (il gruppo Aliyah) col quale eravamo arrivati dalla Francia, dalla Svizzera e dall’Italia, continuarono a salire ogni anno sul palco insieme, poi con propri figli, poi fu coinvolta altra gente di Sasa e da allora tutto il kibbutz ha imparato a cantare:”Alu Caprè, alu caprè”. Il nostro Seder è un vero avvenimento con 700 persone tra famiglie e ospiti. I quattro bicchieri di vino vengono dedicati al raccolto, al rinnovo del ciclo della vita, al popolo d’Israele sparso nei quattro angoli della terra, ai nostri soldati di guardia nella notte di festa e alla pace..che prima o poi verrà. Quest’anno, per la prima volta, sono stata invitata a un Seder fuori dal kibbutz. Ho comunicato che ci sarebbe stato un Chad Gadya ma in ebraico. Incredibile quante persone mi abbiano fermato sui viottoli del Kibbutz: “Ma non è possibile un seder a Sasa senza Alu Caprè! I miei nipotini vengono da Tel Aviv solo per Alu Caprè!” – “Io aspetto tutta la serata solo per lo spettacolo di Alu Caprè!” insomma bisognava inventare qualcosa. Cosi ho fatto un video. Gatti veri, cani veri, fuoco autentico, acqua dell’irrigazione dei nostri campi della Valle di Hule, il capretto e il bove degli ovili e delle stalle di Sasa, i bastoni del Parco Avventura del kibbutz e i bambini che cantano sulle auto blindate di Plasan, che sbocciano come fiori in prati coperti di anemoni e fanno capolino dai cesti della lavanderia.

È stata una festa di gioia per tutti. E che finalmente questo capretto abbia la meglio su tutti i fuochi, i bastoni, i malvagi e le disperazioni del mondo!

Angelica Edna Calò Livne

(19 aprile 2017)