INFORMAZIONE – INTERNATIONAL EDITION Libertà e Liberazione

Schermata 2017-04-24 alle 14.41.57La libertà ritrovata dopo l’Uscita dall’Egitto e quella riconquistata con la Liberazione dalla dittatura nazi-fascista il 25 aprile 1945. Nell’odierna Pagine Ebraiche International Edition si racconta qualcosa di entrambe, a partire dal modo in cui i due momenti costituiscono parte integrante della identità ebraica italiana. Così l’economista errante Susanna Calimani narra nella sezione pilpul della infinita competizione tra le diverse ricette di charoset (l’impasto dolce che durante la festa di Pesach è uno dei simboli della schiavitù d’Egitto) che si tramandano nella sua famiglia. L’Italia si prepara poi a scendere in piazza per il 25 aprile, anche se non cessano le mistificazioni rispetto al ruolo della Brigata ebraica. “Ci avviciniamo al 25 Aprile, ad una nuova celebrazione della festa della Liberazione, nelle diverse piazze e città, da vivere con intensità ed attenzione.
Una ricorrenza che più di altre ci ricorda la centralità del valore più prezioso di cui disponiamo e che ci è stato dato in dono, che ci ha accompagnato per oltre 70 anni di democrazia, grazie al coraggio e all’eroismo di chi seppe dire no alla dittatura” ha commentato la presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni. “Chi nega ai rappresentanti e discendenti della Brigata il diritto di sfilare, con serenità e sicurezza, insieme alle associazioni partigiane disattende alla propria missione, si pone inequivocabilmente fuori dalla Storia o ne racconta una diversa. Lo stesso vale per chi, a nome dei partigiani tutti, incoraggia la partecipazione di gruppi e forze che non solo ignorano quella vicenda e ne sono temporalmente totalmente estranei, ma addirittura le contrappongono simboli e drappi un tempo al fianco di Hitler nel progetto di annientamento del popolo ebraico” ha aggiunto. Sulla vicenda torna anche un articolo di Haaretz proposto ai lettori dalla rubrica Italics.
Di Segni, insieme tra gli altri a Giacomo Moscati, Assessore UCEI con delega ai rapporti internazionali, e Cobi Benatoff, vicepresidente del World Jewish Congress e Consigliere UCEI, sarà parte della delegazione italiana all’Assemblea del World Jewish Congress in corso in questi giorni a New York.
A proposito di ritrovata libertà, la sezione Bechol lashon, questa settimana in lingua francese, racconta la storia di decine di migliaia di ebrei dell’Unione sovietica che negli Anni Ottanta avendo finalmente ottenuto di lasciare l’URSS transitarono per l’Italia.
E sarà “diaspora” il tema filo conduttore della prossima Giornata europea della Cultura ebraica che si celebrerà in tutta la Penisola il 3 settembre 2017.
Infine, il direttore della redazione giornalistica dell’UCEI Guido Vitale, nel suo appuntamento con It Happened Tomorrow cita le parole di Mark Oppenheimer, autore del popolare podcast Unorthodox, pubblicate in un articolo del New York Times. “Ebreo è una parola particolare: il comico Louis C. K. ha detto una volta che ‘ebreo’ è l’unica parola con cui è allo stesso tempo educato e diffamante chiamare lo stesso gruppo di persone”.