Migranti, nuove stragi in mare L’Italia lavora sull’accoglienza
Continua a salire il bilancio delle vittime dei naufragi nel Mediterraneo. Come scrive Repubblica, questo è stato “un altro weekend da incubo nel Canale di Sicilia, con 245 vittime (secondo l’ultima stima fatta da Carlotta Sami, portavoce dell’Unhcr) e oltre 3.000 migranti che hanno fatto salire a 43.245 il numero delle persone salvate nel 2017, con un aumento del 38 per cento sullo stesso periodo dell’anno scorso”. E quest’anno si toccherà la cifra record di 200mila profughi accolti in Italia. Per far fronte all’emergenza umanitaria, il Viminale ha preparato un nuovo piano di ripartizione dei migranti con la richiesta alle Regioni di un maggiore coinvolgimento e impegno. Entro luglio saranno inoltre operativi undici “Centri permanenti per i rimpatri”, ovvero una versione aggiornata dei Cie, spiega il Corriere: “strutture per ospitare chi non ha diritto a rimanere in Italia e deve essere rimpatriato”. Intanto Milano – in fermento per la presenza dell’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama, che parlerà oggi pomeriggio – si prepara alla manifestazione organizzata dal Comune per il 20 maggio a favore dell’accoglienza. In città crescono però “le tensioni dopo il blitz di martedì scorso in stazione Centrale. Nella notte – riporta Repubblica Milano – tra domenica e lunedì, i vandali hanno colpito nel giro di poche ore due circoli milanesi del Pd. ‘Speriamo non sia un caso isolato, basta retate’ è la scritta comparsa” sui muri dei due circoli. Una frase che suona come una minaccia proveniente, spiega il quotidiano, probabilmente dal mondo dell’estrema sinistra, in polemica con l’azione di polizia alla Stazione Centrale.
Le bugie di Barghouti. Due giorni fa l’agenzia di Stato israeliana che si occupa di gestire le carceri ha diffuso un video che riguarda Marwan Barghouti, condannato a cinque ergastoli per terrorismo: nel video si vede Barghouti, che da settimane guida uno sciopero della fame che coinvolge un migliaio di detenuti e diretto a protestare contro l’autorità israeliana, mangiare di nascosto dei biscotti e uno snack (Repubblica). “Mentre fa digiunare i suoi, il capo palestinese si ingozza”, scrive Libero.
Arezzo, “L’ira delle comunità ebraiche fa slittare la mozione”. Questo il titolo del Corriere Fiorentino riguardo al rinvio ieri della mozione presentata da Egiziano Andreani, consigliere della Lega nord, per l’intitolazione di una piazza di Arezzo all’insurrezione della comunità aretina contro i francesi del 1799 nota con il nome di “Viva Maria”. “Il movimento popolare però, propagandosi poi in altre parti della Toscana e del centro Italia, portò all’uccisione di 13 ebrei senesi”, ricorda il quotidiano, richiamando poi il messaggio congiunto inviato al Consiglio comunale di Arezzo dalla presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni e da Dario Bedarida, presidente della Comunità ebraica di Firenze: “Qualora l’amministrazione dovesse procedere nella direzione indicata dal consigliere Andreani si renderà responsabile di un atto che riteniamo gravissimo e vi chiediamo di fermare questa ed ogni simile iniziativa. – la ferma presa di posizione di Di Segni e Bedarida – Il nostro futuro in questo Paese è possibile solo se si mantiene vivo e chiaro il ricordo della reale storia e si agisce con conseguente coerenza”. Il consigliere Andreani, promotore dell’iniziativa, ha così deciso di far slittare la discussione e il voto alla prossima seduta.
Legittima difesa e legge ebraica. Su La Stampa il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni interviene nel dibattito sulla nuova legge sulla legittima difesa e sulla discussione nata attorno alla distinzione tra tra notte e giorno. Attraverso le letture rabbiniche, spiega il rav, “impariamo che l’istituto della legittima difesa deriva proprio dalla situazione del furto con scasso in casa, e non viceversa; che la distinzione tra notte e giorno, che la Bibbia propone letteralmente, parlando del sorgere del sole, va intesa in senso simbolico, e riferita non tanto al tempo quanto alla chiarezza delle condizioni in cui avviene il malaugurato incontro tra ladro e proprietario. Se si lavorasse facendo uso della saggezza antica, forse si riuscirebbero a evitare contrapposizioni inutili”.
Il seminario francese di Roma contro il nazismo. Nell’ambito del progetto Case della vita (che ha lo scopo di individuare i luoghi che accolsero le vittime della persecuzione nazista durante la seconda guerra mondiale) della fondazione internazionale Raoul Wallenberg, verrà apposta oggi una targa commemorativa presso il Pontificio seminario francese di Roma. Un’iniziativa diretta a ricordare la decisione del seminario di nascondere durante la Seconda guerra mondiale ufficiali britannici e statunitensi, soldati italiani che si rifiutarono di combattere al fianco dei tedeschi e una cinquantina di ebrei (Osservatore Romano).
A Molinari il Premio Exodus. Il direttore della Stampa, Maurizio Molinari, ha ricevuto alla Spezia il Premio Exodus 2017, “per aver posto al centro della sua attività di giornalista e scrittore la riflessione sui temi dell’ebraismo e della questione mediorientale».”Il premio è assegnato ogni anno all’amministrazione comunale spezzina, con il patrocinio dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, per ricordare la partenza, l’8 maggio 1946 dal molo Pirelli, delle navi Fede e Fenice con 1014 sopravvissuti alla Shoah diretti in Palestina (Il Secolo XIX).
Daniel Reichel twitter @dreichelmoked
(9 maggio 2017)