…tombe

Sulle prime, avevo tirato un sospiro di sollievo. Le tombe ebraiche devastate al Verano non erano un atto di antisemitismo. Con loro, erano state devastate anche tombe cattoliche, senza scelte precise. Ma poi, guardando bene la dinamica dei fatti, si vede che non c’è ragione di essere sollevati. Ragazzini appena usciti dall’infanzia, forse su imitazione di qualche videogioco demenziale, devastano decine di tombe. Se questo succede, nessuno sarà risparmiato, non i non ebrei ma sicuramente non gli ebrei, che nel gioco delle discriminazioni e del bullismo sociale sono comunque le prime, anche se non le sole, vittime. Siamo di fronte a quello che è a monte di qualsiasi episodio di antisemitismo, di razzismo, di violenza: l’ineducazione, l’ignoranza, l’aperto scatenarsi dei peggiori istinti, tutto ciò che vediamo crescere e che ieri ha distrutto, con le croci sulle tombe, anche le stelle di David. Oggi sulle pietre e sui morti, quando sugli esseri viventi?

Anna Foa, storica

(14 maggio 2017)