La solitudine dell’uomo di fede

solitudineChi è l’uomo di fede? Quali sono le sue prerogative e i suoi ambiti di azione? Che significato ha il suo destino solitario? Che ne è di un simile essere umano nella società contemporanea? È destinato a ritrarsi da essa oppure a svolgere un ruolo insostituibile, anche se arduo e spesso incompreso, nel mondo degli uomini?
Domande cui il rabbino e pensatore di origine lituana Joseph Dov Beer Soloveitchik si è lungamente interrogato e che sono al centro del suo celebre La solitudine dell’uomo di fede, di cui Salomone Belforte ha mandato in stampa una nuova edizione curata da Vittorio Robiati Bendaud.
Il libro è stato presentato ieri al Centro Bibliografico UCEI. Insieme al curatore, rav Riccardo Di Segni, lo storico Massimo Giuliani, l’editore Guido Guastalla. A moderare l’incontro l’assessore UCEI alla Cultura David Meghnagi.

(19 maggio 2017)