Milano, la destra in corteo
“Provocazione da evitare”

rassegna“Una provocazione che andrebbe evitata”. Il sindaco di Milano Beppe Sala prende una posizione netta contro una manifestazione in programma domani, definita da Repubblica “di chiaro stampo xenofobo, razzista e neofascista”. Si tratta del corteo No invasion, che vedrà sfilare gruppi di estrema destra riuniti dal comitato Milano sicura. “Hanno già aderito Fratelli d’Italia, Fiamma tricolore, Fronte Nazionale, Italia Victrix, Destra sociale, Destra per Milano, Fare Fronte. I promotori puntano sul tema sicurezza, ma la locandina non lascia spazio a dubbi: l’obiettivo – scrive il quotidiano – è l’offensiva anti immigrati”.

In un’installazione di Hamas a Gaza sono state eseguite, davanti un folto pubblico, le condanne a morte di tre palestinesi giudicati responsabili dell’uccisione, a marzo, di un comandante militare del gruppo terroristico al governo della Striscia. Uno dei condannati è stato impiccato, mentre gli altri due sono stati fucilati da un plotone di esecuzione. “I tre palestinesi, che secondo Hamas hanno agito per conto di Israele, erano stati condannati a morte dopo che, secondo la versione ufficiale, avevano confessato le proprie responsabilità” scrive Avvenire.

Attraverso la testimonianza di Samuel Zarrough, storico presidente degli ebrei livornesi, Il Giornale ricostruisce gli stretti legami del clan Abedi (da cui discende l’attentatore di Manchester) con il mondo ebraico libico prima della cacciata del ’67. “Sempre conservatori, mai estremisti” titola il quotidiano.

Su Repubblica, un ampio dialogo tra gli scrittori Stefano Massini e David Grossman. Sostiene l’autore israeliano: “Il dialogo è di fatto la vera esperienza dell’altro da te. Ed è quello che cerco di fare certo nel mio scrivere, ma non solo in quello: è uno sforzo quotidiano tentare di infiltrarmi sia nel modo di pensare israeliano che nel modo di pensare palestinese. Devo farlo. E nel farlo non posso non vedere che non stanno sullo stesso piano. Noi siamo gli occupanti, loro gli occupati, noi abbiamo risorse e potere, loro no. Ma, soprattutto, so che non potrà esserci mai dialogo se prima non accetto di immedesimarmi in loro”.
In diversi passaggi del colloquio, dedicato a “pace, giustizia, fondamentalismo e laicità”, Grossman prende posizione contro l’attuale governo israeliano.

Su Avvenire Goffredo Fofi ricorda il giornalista Roberto Delera a due anni dalla scomparsa e in particolare gli interrogativi suscitati dalla tesi di laurea che volle dedicare alla “solitudine” degli ebrei di sinistra in Italia, dal dopoguerra all’attentato a Rabin. Un lavoro che, auspica Fofi, si spera di veder presto pubblicato.

“Tra le nuove generazioni d’Israele. Attese e sogni al confine con Gaza”. Sul Tempo, la parlamentare di Forza Italia Mara Carfagna ripercorre una recente esperienza nello Stato ebraico. Ad essere raccontato anche l’incontro con due giovani italiane, Micol e Lea, particolarmente distintesi nella carriera militare.

È tornata sotto la soglia del miliardo di euro il gettito complessivo dell’Otto per Mille assegnato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze alla Chiesa italiana. Un leggero calo, come già c’era stato nel 2015, e prima ancora nel 2009. Quest’anno la Cei incasserà 986 milioni di euro (l’anno scorso sono stati 1.018 milioni di euro). I dati, riporta il Messaggero, sono stati diffusi al termine dell’Assemblea generale che ha eletto il nuovo presidente: il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia.

Ieri, nel corso della conferenza stampa in Vaticano, rispondendo a una domanda di Pagine Ebraiche sui suoi rapporti con il mondo ebraico, il neo presidente Cei ha ricordato la figura di un grande rabbino fiorentino, rav Fernando Belgrado. Sul dorso toscano del Corriere, un ritratto di questo straordinario personaggio e del ruolo che ebbe nel salvataggio del patrimonio documentale e liturgico della sua Comunità dopo l’alluvione del ’66.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(26 maggio 2017)