Londra, notte di terrore

rassegnaLa nuova notte di terrore a Londra è la notizia del giorno su quotidiani e siti. “Londra, la notte del terrore” titola il Corriere. “Londra, ancora terrore” scrive Repubblica. “Terrore a Londra” la scelta de La Stampa. Passanti travolti e sgozzati. Al momento il bilancio di questo nuovo attacco della Jihad islamica è di sei vittime. Uccisi tutti e tre gli assalitori (che indossavano false cinture esplosive).
Camion lanciati sulla folla con l’obiettivo di uccidere. Non è una novità, ricorda il Corriere pubblicando un testo di Guido Olimpio. “L’Isis ha ‘codificato’ il modus operandi del camion-ariete – scrive il giornalista, tra i massimi esperti di terrorismo islamico – ma l’origine di questa tattica risale al 2001. Esattamente al 14 febbraio. Forse per una decisione casuale e improvvisa. Un palestinese di 35 anni, autista di bus per la compagnia israeliana, è alla guida del suo mezzo. Da cinque anni trasporta lavoratori arabi tra la Striscia di Gaza e il territorio israeliano. Ha il permesso ed ha passato tutti i controlli eseguiti dalla polizia nel timore di legami con ambienti estremisti. In apparenza nessun problema. Fino a quel giorno. Le autorità hanno imposto uno dei consueti blocchi al flusso di operai, misura legata a motivi di sicurezza e ricorrente durante la seconda Intifada. Il guidatore è arrabbiato per quello. O almeno è ciò che dicono. E lui diventa un killer lanciando il suo bus su un gruppo di persone vicino ad una fermata, venti chilometri a sud di Tel Aviv. Otto i morti, 19 i feriti”.
Sale intanto a mille il numero dei feriti a Torino per il falso allarme bomba innescatosi durante la proiezione della finale di Champions League in Piazza San Carlo. Sette sono gravi, tra cui una ragazza e un bambino schiacciati nella calca.

Uno scudo hi tech per combattere i lupi solitari. Il direttore de La Stampa Maurizio Molinari parla del modello israeliano nella lotta al terrore. È l’alta tecnologia, scrive, l’arma segreta contro il jihadismo.

“Le radici indispensabili della nostra democrazia”. Sempre su La Stampa si ricordano Carlo e Nello Rosselli in prossimità dell’ottantesimo anniversario dalla loro uccisione da parte del fascismo. Nell’occasione, su iniziativa di Valdo Spini, le carte dei Rosselli (e della madre Amelia) verranno trasferite da Torino all’Archivio di Stato di Firenze.

Valanga di insulti sui social contro Luca Zaia, il governatore leghista della Regione Veneto “colpevole” di aver fatto una foto con il calciatore ghanese Isaac Donkor e di averla pubblicata in rete. “Zala e gli insulti per la foto con il calciatore di colore: no ai razzisti, è uno di noi” titola il Corriere.

Su iniziativa della Comunità di Sant’Egidio, il Ramadan a Milano diventerà occasione (mercoledì prossimo) di un momento comune di preghiera e riflessione. Come riporta Avvenire, anche la Comunità ebraica cittadina parteciperà all’evento.

Sul Messaggero, Mario Avagliano recensisce il saggio di recente uscita Mussolini e i musulmani. Quando l’Islam era amico dell’Italia. Un lungo rapporto, viene ricordato, che fu benedetto anche dal Gran Muftì di Gerusalemme (storico alleato di Hitler).

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(4 giugno 2017)