Trump sotto indagine

rassegnaIl procuratore speciale Robert Mueller, che guida l’inchiesta sul ruolo della Russia nelle elezioni presidenziali statunitensi del 2016, starebbe indagando sul presidente Usa Donald Trump per “ostruzione alla giustizia”. L’indiscrezione pubblicata dal Washington Post, che cita “fonti anonime”, aprirebbe una prospettiva molto pericolosa per Trump. Se Mueller, spiega Repubblica, dovesse appurare che il presidente Usa ha fatto pressioni su Comey (l’ex direttore del Fbi licenziato da Trump) per insabbiare le indagini sul generale Flynn in merito al Russiagate o che il presidente ha mentito, potrebbe decidere di incriminare Trump. La situazione politica americana si è inoltre complicata dopo l’attentato compiuto da un estremista anti-Trump che ieri ha sparato contro Steve Scalise, capogruppo dei Repubblicani alla Camera dei Rappresentanti. Scalise è stato ferito dall’attentatore (è stato operato all’anca e la situazione rimane seria) così come altre quattro persone, tra cui due uomini della scorta del politico repubblicano, che sono ricoverati in gravi condizioni. L’aggressore era un sostenitore del democratico Bernie Sanders che ha subito condannato l’atto: “Il vero cambiamento – le parole di Sanders riportate da Repubblica – può accadere solo attraverso l’azione non violenta”.

Antisemitismo in Italia, il report del Cdec. “In calo gli atti di violenza fisica, grazie a maggiore controllo sociale e sicurezza, ma aumento preoccupante delle espressioni antisemite sul web”, così Avvenire riassume il quadro presentato ieri a Palazzo Marino dalla Fondazione Centro di documentazione ebraica di Milano attraverso il suo Report annuale sull’antisemitismo. Nel 2016 sono stati individuati, sui social network, 300 profili antisemiti in cui si nega o si minimizza la Shoah. «Non si tratta di quattro ignoranti – ha sottolineato Betti Guetta, responsabile dell’Osservatorio antisemitismo, presentando il report -. Sono coinvolte anche persone istruite”.

Santa Sede e Israele al lavoro sull’accordo. La Commissione Bilaterale Permanente di Lavoro tra la Santa Sede e lo Stato di Israele si è riunita il 13 giugno 2017, in sessione Plenaria, in Vaticano. “La sessione Plenaria – sottolinea l’Osservatore Romano – si è compiaciuta dei progressi compiuti dalla Commissione di lavoro riguardante i negoziati che si sono svolti in un’atmosfera cordiale. I risultati della Plenaria odierna offrono speranze per una rapida conclusione delle negoziazioni in corso e per la firma del documento”.

Ebrei libici, l’esodo ignorato. Su La Stampa, David Harris, Ceo dell’American Jewish Committee, racconta la storia degli ebrei libici, dei progrom di cui furono vittima e di come un’intera comunità fu costretta a emigrare 50 anni fa in Israele, in Italia e in altre parti del mondo. Un capitolo di secoli di storia ebraica conclusosi definitivamente con la salita al potere in Libia del colonnello Muammar Gheddafi nel 1969. “L’anno successivo – scrive Harris parlando di Gheddafi – annunciò una serie di leggi per confiscare i beni degli ebrei della Libia, emettendo in cambio delle obbligazioni che prevedevano un ‘giusto compenso’ entro 15 anni. Ovviamente, il 1985 arrivò e nessun compenso fu pagato. E così, con solo qualche sporadica protesta internazionale, la scarsa attenzione da parte della stampa e nel silenzio delle Nazioni Unite, si chiuse l’esperienza dell’ennesima comunità ebraica un tempo in continua espansione nel mondo arabo e il ricco arazzo di diversità della regione fu colpito ancora una volta in maniera irreparabile”.

Bologna, De Paz confermato presidente. L’architetto Daniele De Paz, studi alla Bezalel di Gerusalemme, ha avuto il via libera per un nuovo mandato alla presidenza della Comunità ebraica di Bologna “dopo i risultati ottenuti in questi anni tra i quali spicca la costruzione e l’apertura di un Memoriale della Shoah in via dei Carracci e l’inaugurazione del nuovo tempio piccolo all’interno della sinagoga”, riporta il Corriere Bologna.

La Germania e il docufilm sull’antisemitismo. Sul Foglio Daniel Mosseri racconta della polemica tra il quotidiano Bild e i due canali televisivi Wdr e Arte. Le due emittenti, ha denunciato il giornale, hanno deciso di non mandare in onda il docufilm “Auserwählt und ausgegrenzt – Der Hass auf Juden” (Eletti ed esclusi – L’odio per gli ebrei). “Bild – spiega Mosseri – ha messo alla berlina l’ipocrisia di chi dapprima ha voluto farsi bello quale araldo mediatico della lotta al pregiudizio, salvo poi cambiare idea quando si è reso conto che il film parlava di Israele. E che lo faceva, con grande orrore degli editor televisivi, senza dirne peste e corna secondo i dettami della vulgata che da Ramallah passa da Bruxelles e arriva al Palazzo di Vetro”.

Oren, Maestro israeliano a Napoli. Questa sera al San Carlo di Napoli, il maestro Daniel Oren dirigerà il capolavoro di Puccini Manon Lescaut. “Puccini – spiega Oren intervistato dal Corriere del Mezzogiorno – non è mai politico in senso stretto. Tuttavia i sentimenti che evoca rappresentano una condanna verso ogni forma di umiliazione della dignità umana soprattutto delle donne. Da Manon Lescaut a Madama Butterfly, lo spettatore non può non provare un moto di disprezzo verso chi infligge sofferenze alle donne pucciniane, sia questi Geronte, Scarpia o Pinkerto”.

Daniel Reichel twitter @dreichelmoked

(15 giugno 2017)