Castellanos, un Console tra i Giusti
L’omaggio di Israele ed El Salvador
C’è chi l’ha chiamato lo “Schindler salvadoregno”. Non ci sono numeri certi, come nel caso della celeberrima lista stilata dall’industriale reso immortale dal film di Spielberg. Ma è lecito supporre che numericamente si spinse persino oltre, aiutando a mettersi in salvo tra i 20mila e i 40mila ebrei.
E questo attraverso la concessione di documenti falsi, con cittadinanza El Salvador, che furono fatti pervenire attraverso un contatto in Bulgaria, Cecoslovacchia, Ungheria, Polonia e Romania. Un’operazione che è valsa a José Arturo Castellanos, console generale del paese sudamericano nella neutrale Svizzera nel triennio 1942-45, il titolo di Giusto tra le Nazioni conferito dallo Yad Vashem agli eroi che seppero dire no all’orrore.
In suo onore le ambasciate d’Israele e di El Salvador presso la Santa Sede hanno organizzato oggi un ricordo del console, nei locali del Centro Pro Unione a Roma.
Sentita riconosciuta per il suo coraggio è stata espressa da Oren David, ambasciatore dello Stato ebraico presso il Vaticano, intervenuto nella fase iniziale dell’incontro dopo i saluti di James Puglisi (direttore del Centro) e Manuel Roberto Lopez (l’ambasciatore salvadoregno).
Nell’occasione è stato proiettato il documentario “Heroe del Olocausto”, dedicato alla vita di Castellanos, ed è stato poi trasmesso il video di un testimone, sopravvissuto alla Shoah grazie all’intervento del console.
Significativo inoltre l’intervento di Gili Diamant, del dipartimento dei Giusti tra le Nazioni del Memoriale israeliano. È stato infatti spiegato dettagliatamente come opera lo Yad Vashem, le sfide che ha di fronte ogni giorno, il lavoro delle commissioni. “Ogni volta che parlo in pubblico, rivolgo un appello: è importante che sempre più storie emergano, che ci si faccia avanti. La Memoria, sia del male che del bene – ha spiegato Diamant – è un patrimonio prezioso”.
(22 giugno 2017)