Ebrei ungheresi: “Manifesti su Soros
evocano sentimenti antisemiti”

Hungary-Soros-Anti-Se_Horo-635x357I leader dell’ebraismo di Ungheria hanno fatto sentire la loro voce nelle scorso ore protestando contro il governo di Budapest per la campagna organizzata contro il magnate George Soros, di origini ungheresi e naturalizzato americano. In Ungheria sono infatti comparsi dei cartelloni pubblicitari che raffigurano Soros – sopravvissuto alla Shoah e da tempo sotto attacco nel Paese perché finanzia organizzazioni avverse al governo di Viktor Orban – che sorride e sono accompagnati dalle parole “non permettete a Soros di avere l’ultima risata”. Molti di questi cartelloni, spiegano dalla Comunità ebraica magiara, sono stati presi di mira con scritte antisemite. L’ambasciatore d’Israele Yossi Amrani ha appoggiato l’appello degli ebrei ungheresi, invitando a togliere i manifesti su Soros. “È nostra responsabilità morale di far sentire la nostra voce e chiedere alle autorità competenti di esercitare il proprio potere e mettere fine a questa situazione”, ha dichiarato Amrani in un comunicato. “Al di là delle critiche politiche su una determinata persona, la campagna non solo evoca ricordi tristi, ma instilla odio e paura”. Gli ebrei ungheresi, riporta l’agenzia stampa Jta, hanno chiesto al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu di annullare una visita ufficiale in Ungheria prevista per il 18 luglio per protestare contro le dichiarazioni del primo ministro Viktor Orban, che di recente ha lodato il leader antisemita Miklós Horthy.
Il capo dello staff di Orban, János Lazar, ha detto ai giornalisti giovedì scorso, dopo la richiesta dei leader ebraici di sospendere la campagna pubblicitaria contro Soros: “L’obiettivo del governo ungherese è quello di fermare la campagna a favore dei migranti di Soros, che supporta l’arrivo di di migranti illegali nel nostro Paese. Il governo non critica George Soros per la sua origine ebraica, ma per il suo sostegno al crescente numero di migranti che entrano in numero incontrollato in Europa”.
Domenica sera intanto è arrivata una precisazione dal ministero degli Esteri israeliano: “Israele deplora qualsiasi espressione di antisemitismo in ogni paese ed al fianco delle comunità ebraiche di tutto il mondo nella lotta contro questo odio”, ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri Emmanuel Nachson. “Questo era l’unico scopo della dichiarazione rilasciata dall’ambasciatore d’Israele in Ungheria. – prosegue il messaggio di Nachson – In nessun modo l’affermazione intendeva delegittimare la critica a George Soros, che continua a minare i governi democraticamente eletti in Israele, finanziando organizzazioni che diffamano lo Stato ebraico e cercano di negare il suo diritto a difendersi”.

(10 luglio 2017)