Siria, snodo del potere iraniano
L’accordo per il cessate il fuoco in Siria non piace a Israele, come ha dichiarato esplicitamente il Primo ministro Netanyahu al collega francese Macron nella sua recente visita a Parigi. Non piace perché lascia troppo spazio all’Iran, che, come racconta il Corriere, ha da tempo aumentato il suo potere in Medio Oriente, riuscendo a influenzare e gestire il conflitto in Iraq e poi proprio in Siria. Un corridoio di potere, con la collaborazione di Hezbollah, che arriva fino ai confini d’Israele, nazione che Teheran minaccia continuamente di voler distruggere. Nei mesi che hanno preceduto l’accordo in Siria, spiega Giordano Stabile su La Stampa, Israele ha tenuto diversi meeting con gli alti funzionari americani coinvolti, compreso Brett McGurk, inviato speciale antiIsis della Casa Bianca. “Gli israeliani hanno chiesto che Iran, Hezbollah, e altre milizie sciite venissero ‘tenute fuori dalle zone di de-escalation vicino ai confini di Israele e Giordania’”. Gerusalemme aveva inizialmente ricevuto garanzie dall’amministrazione Trump che però non ha visto rispettate mentre i russi, altra parte protagonista dell’intesa, insistono che saranno loro a gestire la situazione.
Stop allo ius soli, continuano le polemiche. Domenica il Premier Gentiloni ha annunciato che il governo non procederà con l’approvazione in Parlamento della legge sullo “ius soli”, che – così come era stata proposta – avrebbe permesso l’ottenimento della cittadinanza italiana da parte di bambini nati in Italia dei quali almeno uno dei due genitori si trovi legalmente in Italia da più di 5 anni (oltre a rispettare altri criteri). Repubblica e Avvenire parlano delle divisioni interne alla maggioranza sulla norma, con gli esponenti Pd che accusano il ministro Alfano – che ha chiesto modifiche al testo con esame rinviato a dopo l’estate – di voler far saltare del tutto il provvedimento.
Migranti, tra provvedimenti in Libia e la solidarietà del Memoriale. II Consiglio dei ministri degli Esteri, mentre l’Unicef lancia l’allarme per il nuovo codice di condotta per le Ong che potrebbe mettere a rischio il salvataggio di molte vite, ha concordato di dare priorità agli interventi di stabilizzazione della Libia per tentare di bloccare i flussi di migranti diretti in Italia tramite il Mediterraneo centrale, racconta il Corriere. Tra le misure prese, il divieto di vendere gommoni e motori fuoribordo a libici sospettati di utilizzarli per il traffico di esseri umani. Di fronte all’emergenza migranti in Italia, arriva invece la risposta del Memoriale della Shoah di Milano che, racconta il Giorno Milano, torna ad aprire le sue porte per accogliere i profughi: da domenica sera quaranta persone hanno trovato pasti caldi, docce, conforto nella struttura del Memoriale. “La decisione di ripetere per il terzo anno l’esperienza dell’accoglienza all’interno di questi spazi conferma il grado di sensibilità e coinvolgimento della Fondazione Memoriale della Shoah, della Comunità ebraica di Milano e della Comunità di Sant’Egidio verso quest’emergenza che interessa l’Europa, l’Italia e noi tutti” è il commento di Roberto Jarach, vicepresidente della Fondazione Memoriale.
Israele ed Egitto puntano su Dahlan. È Mohammed Dahlan, che rappresenta Al-Fatah nella Striscia ed è il rivale numero uno di Abu Mazen (che nel 2012 lo ha spedito in esilio ad Abu Dhabi), l’uomo su cui puntano Egitto e Israele per il futuro, scrive La Stampa. “Per sottrarre la Striscia al controllo di Hamas, e all’influenza del Qatar, Emirati ed Egitto pensano che sia l’uomo giusto. Israele vuole invece un nuovo interlocutore, prima a Gaza e poi forse in Territori palestinesi e ha da sempre buoni rapporti con Dahlan”.
Mr Gaga torna in Italia. Al Festival della danza di Ravello si esibirà domani la Batsheva Dance Company diretta da Ohad Naharin, il grande coreografo conosciuto anche come Mr Gaga. “La danza o l’arte non sono entità, esse non possono ‘fare’. – afferma Naharin, intervistato oggi dal Corriere del Mezzogiorno – Solo le persone possono ‘fare’: vivere dando l’esempio e insegnando tolleranza ed empatia, combattendo il razzismo, le ideologie e i fanatismi religiosi. Gli artisti possono trasmettere questi valori attraverso i loro processi creativi e le loro opere”.
La Memoria della Francia. “Il Tour de France lunedì 17 luglio ha riposato. La memoria del ciclismo no. È tornata indietro di 75 anni, a un altro 17 luglio. Quello del 1942. Per i francesi, la data indelebile della vergognosa Rafle du Vel d’Hiv, la retata del Velodromo d’Hiv”, così Leonardo Coen ricorda sul Fatto Quotidiano la vicenda della deportazione del rastrellamento a Parigi di 13.152 ebrei da parte dei collaborazionisti di Vichy.
Trastevere svela la sua necropoli ebraica. A Palazzo Leonori da oggi apre al pubblico un nuovo spazio museale dedicato alle grandi scoperte archeologiche avvenute durante i lavori di ristrutturazione. E qui che è tornato alla luce (da uno scavo profondo fino a otto metri) il sepolcreto medievale della comunità ebraica di Roma, riporta il Messaggero.
Squallida operazione del quotidiano romano Il Tempo, che pubblica un elenco-denuncia in cui indica personalità a cui lo Stato italiano ha garantito la scorta per motivi di sicurezza, parlando indiscriminatamente di spreco di soldi pubblici. All’interno dell’elenco, alcuni esponenti della realtà ebraica italiana.
Daniel Reichel twitter @dreichelmoked
(18 luglio 2017)