Piano Gentiloni per la Libia
A Tripoli c’è chi si oppone

rassegnaÈ atteso per domani il via libera della Camera al piano del governo Gentiloni per la Libia in risposta a una richiesta d’aiuto del premier Sarraj. “Secondo fonti diplomatiche libiche che conoscono il testo, Tripoli chiede all’Italia sostegno navale logistico, attrezzatura, risorse tecnologiche, personale, per fermare le migrazioni clandestine” scrive La Stampa. Le operazioni, viene inoltre spiegato, sarebbero gestite in concerto dagli italiani e da ministero dell’Interno e Guardia Costiera libica. A Tripoli però c’è chi si oppone fortemente a quest’operazione, considerandola una violazione della sovranità nazionale. “Se all’Italia per procedere occorre il voto del Parlamento, anche il Parlamento libico dovrebbe essere interpellato. Sarraj potrebbe finire in un bel pasticcio se la missione prendesse il via” afferma tra gli altri Guma al-Gamaty, leader del partito libico Taghyeer.

“Come già negli anni Trenta, le democrazie stanno affrontando il loro peggior nemico, che non è esterno ma interno: il populismo. Sono minate dalla destabilizzazione dei ceti medi, che ne costituiscono lo zoccolo duro sul piano sociologico e politico, causata dagli effetti concomitanti delle pressioni deflazioniste, della rivoluzione digitale che polarizza gli individui e i territori, della scarsa mobilità sociale, della perdita di riferimenti culturali, della paura dell’immigrazione, delle crescenti minacce strategiche ad opera del jihadismo e delle democrature”. È quanto sostiene Nicolas Baverez, editorialista di Le Figaro, in un intervento tradotto da Repubblica.

Il domenicale britannico Sunday Times si è scusato per aver pubblicato un editoriale considerato ‘antisemita’ e ha rimosso l’articolo (firmato da un editorialista non nuovo a polemiche per il suo linguaggio) dal sito online. “Nel pezzo – spiega il Corriere in una breve – si fa riferimento alla recente diatriba sulla disparità nei compensi tra uomini e donne della Bbc, sottolineando che ‘due tra le presentatrici meglio pagate, Claudia Winkleman e Vanessa Feltz, sono ebree'”. L’editorialista quindi aggiunge: “Gli ebrei non sono noti per svendere il proprio talento a poco prezzo”.

“134 candeline! Buon compleanno!”. Così su Facebook l’assessore Pietro Di Mino, responsabile delle Politiche sociali del Comune di Corsico, in provincia di Milano, ha festeggiato i 134 anni dalla nascita di Benito Mussolini. “Il caso è stato segnalato dall’associazione Memoria Antifascista. Di Mino, assessore in quota a Fratelli d’Italia, non ha mai nascosto le sue simpatie fasciste” spiega il Corriere. Il 2 giugno, festa della Repubblica, aveva ad esempio postato su Facebook: “L’unica Repubblica è quella Sociale”.

Fa discutere anche il video omofobo di un aspirante segretario al Pd Ancona, lo studente universitario Fabio Ragni. “Da appassionato della cinepresa – scrive tra gli altri Il Messaggero – ha pensato bene di realizzare un video con alcuni amici in cui si prendono in giro gli omosessuali. Il titolo è eloquente: Acqua di frogio”. Una “goliardata”, dice Ragni, seppure di “cattivo gusto” e per la quale ha chiesto scusa alla comunità gay. La prima, sostiene, ad assolverlo. Ferma la condanna di Silvia Fregolent, responsabile pari opportunità e diritti civili del Partito Democratico.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(31 luglio 2017)