quarantenni…

Dedico questo pensiero di oggi a coloro che sono nati nel 1977: i quarantenni. Cresciuti nell’opulenza degli anni ’80, il mondo che ci avevano detto fosse certo, nel bene e nel male, è crollato negli anni ’90, tra inchieste, palazzi di giustizia, giustizieri e giustiziati. Nel 2000 ci siamo affacciati timidamente nel mondo del lavoro ed è arrivata la crisi economica mondiale che non si vedeva dal ’29. Che fortunati. Ma abbiamo imparato ad essere flessibili, eppur ambiziosi, realisti e sognatori, determinati a tempo più che determinato ed indeterminati per un tempo infinito. E adesso siamo qua: meno certezze dei nostri padri, ma anche meno aspettative e leggendo il salmo dell’anno che arriverà, il 41 dal 1977, trovo al versetto 12: “בְּזֹ֣את יָ֭דַעְתִּי כִּֽי־חָפַ֣צְתָּ בִּ֑י כִּ֤י לֹֽא־יָרִ֖יעַ אֹיְבִ֣י עָלָֽי, 11, per questo ho compreso che Tu mi hai gradito: perché il mio nemico non trionferà su di me.” Con buona pace di tutto ciò che era e che non potrebbe più essere e che invece è ed è stato da noi conquistato.

Pierpaolo Pinhas Punturello, rabbino

(4 agosto 2017)