Israele vs Al Jazeera:
“Fiancheggia il terrorismo”

rassegnaSi va verso la chiusura degli uffici della tv Al Jazeera in Israele e verso il ritiro delle credenziali dei suoi giornalisti. L’annuncio, scrive il Corriere, è giunto dal ministro israeliano per le Comunicazioni Ayub Kara. In una conferenza stampa lo stesso aveva accusato Al Jazeera di “fiancheggiare il terrorismo”. Per poi aggiungere: “Stiamo per adottare alcuni provvedimenti per evidenziare la nostra lotta contro il terrorismo e contro l’Islam estremista, e il nostro sostegno al mondo arabo ragionevole”. Per procedere, ha sottolineato il ministro, sarà necessario approvare emendamenti alla legge in vigore. Da parte sua invece Al Jazeera ha già fatto sapere che si appellerà contro le misure annunciate.

“Una resa all’Occidente il selfie con la Mogherini”. Accese polemiche in Iran per il comportamento di alcuni deputati, che ieri si sono riversati verso il centro della sala per fotografare e farsi ritrarre con la ministra degli Esteri della Ue.
“Doveva essere il giorno dell’insediamento del presidente iraniano Hassan Rohani, ma i flash sono stati tutti per l’Alta rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri, Federica Mogherini. Di sicuro – scrive La Stampa – quelli degli smartphone dei parlamentari di Teheran”. L’agenzia di Stato Fars ha parlato di “comportamento singolare”. Più forti nella condanna i social, dove non di rado è apparso l’aggettivo “umiliante”.

Il Corriere Roma racconta una giornata al Portico d’Ottavia insieme alla presidente della Comunità ebraica Ruth Dureghello. “Siamo i romani più antichi, i primi ad arrivare furono i Maccabei nel II secolo prima dell’Era Volgare, poi giunsero gli altri nello dopo la distruzione del Tempio di Gerusalemme. Nessuna comunità italiana – afferma Dureghello – è così profondamente cementata con l’identità della propria città come avviene qui a Roma”. Penso, sottolinea ancora, “che nessun ebreo nel resto del mondo avverta su di sé le gioie e le ferite della propria città quanto capita a noi”.

In Israele sono venuti alla luce i resti di un’antica città, ricercata da decenni: si tratta della romana Julias, che avrebbe dato i natali ad alcune figure fondamentali della tradizione cristiana quali gli apostoli Pietro, Andrea e Filippo. La scoperta (avvenuta nei pressi del Lago di Tiberiade) è stata fatta da Mordechai Aviam, responsabile dello scavo archeologico e a capo del Kinneret Institute for Galilean Archeology del Kinneret Academic College (Corriere, tra gli altri).

Su Repubblica, una recensione di Susanna Nirenstein a Io sono vivo e tu non mi senti, romanzo di Daniel Arsand che dà voce ai sopravvissuti omosessuali allo sterminio. “Il ritmo spezzato, incalzante, la voce narrante un urlo contro il silenzio. Forse l’unico modo – si legge – per dare la parola a un sopravvissuto del lager di Buchenwald che per tutta la vita ha trovato enormi ostacoli alla sua testimonianza, catturato, detenuto, torturato, abusato dai nazisti per la sua omosessualità, doppiamente perseguitato perché all’uscita dal campo di concentramento continuava a portare su di sé il carico schiacciante di una verita che nessuno voleva udire”.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(7 agosto 2017)