Informazione – International edition
Una Giornata da tradurre

Schermata 2017-09-11 alle 12.43.29Raccontare l’Italia, nel segno della Giornata europea della Cultura ebraica. Così, la nuova uscita di Pagine Ebraiche International Edition torna a essere in buona parte dedicata all’appuntamento che ogni settembre coinvolge decine di località in tutta la Penisola, che si aggiungono alle centinaia in Europa nel celebrare cosa l’ebraismo rappresenta per la società. Fondamentale nella realizzazione della newsletter settimanale dedicata al pubblico internazionale è ancora una volta il progetto avviato con la Scuola traduttori e interpreti di Trieste, di cui numerosi studenti stanno svolgendo il proprio tirocinio presso la redazione giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche. Così Rachele Ferin firma la traduzione del testo che racconta la giornata a Palermo e in Sicilia – regione capofila dell’edizione 2017 – Clara Erhet quella del resoconto da Roma, Sara Volpe da Milano (tutte proposte in lingua inglese). C’è spazio anche per un altro approfondimento pubblicato nel dossier del mensile di agosto “Sicilia Ebraica”, curato dalla giornalista Ada Treves: la ricostruzione di alcune storie di coloro che vennero espulsi o perseguitati in seguito alla cacciata degli ebrei dalla Spagna e dai suoi domini, incluso il Meridione d’Italia (a tradurlo in inglese Anna Pagetti). Si parla ancora di Giornata europea della Cultura ebraica e della grande mostra inaugurata per l’occasione a Catania nella sezione Bechol Lashon, questa settimana in lingua spagnola. Mentre a Livorno, tutte le manifestazioni sono state rimandate per rendere omaggio alle vittime dell’alluvione che ha colpito la città, come riferito in Italics, in una breve notizia della Jewish Telegraphic Agency.
Nel suo appuntamento con il pilpul, il docente dell’Università di Bar Ilan Yaakov Mascetti riflette sul rapporto tra segni e parole. “Le catastrofi non sono messaggi dal significato divino, inviati all’uomo perché possa interpretarli – sono l’opportunità per l’individuo di tornare alle Scritture e rafforzare la percezione filtrata degli eventi naturali attraverso le parole scritte di Dio. Queste, in profondo contrasto con la tradizione greca, non sono un’imperfetta rappresentazione del significato divino (come nel caso delle risposte degli oracoli, in forma verbale), ma invece gli strumenti a disposizione degli uomini per digerire l’incomprensibilità della storia” scrive Mascetti. Infine, il direttore della redazione giornalista UCEI Guido Vitale, nel suo It Happened Tomorrow, parla di cinema, citando una recente dichiarazione del presidente di Israele Reuven Rivlin.
“Sono un grande fan del cinema israeliano, che è un simbolo della libertà di espressione e della forza della sua democrazia. Il cinema israeliano è uno dei più importanti ambasciatori del paese nel mondo per la sua qualità e perché riflette i differenti aspetti della vita in Israele, con tutte le sue sfide e la magia”.

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