Jaffe, Ascarelli, Sacerdoti I presidenti dimenticati
Raffaele Jaffe, l’uomo che regalò a Casale un incredibile scudetto alla vigilia della Grande Guerra. Giorgio Ascarelli, il fondatore del Napoli in una stagione segnata da tante felici intuizioni. Renato Sacerdoti, il presidente che per primo fece assaporare ai tifosi della Roma il sogno tricolore. Tre straordinari innovatori del nostro calcio, oggi quasi del tutto dimenticati. Sono loro i protagonisti di Presidenti, di Adam Smulevich, da oggi in libreria con la casa editrice Giuntina.
Fu il fascismo, e più precisamente furono le Leggi razziste del 1938, a renderli degli indesiderati. Ascarelli era già morto da tempo quando le Leggi entrarono in vigore. Ma ciò non gli evitò una feroce ritorsione postuma. Jaffe e Sacerdoti, pur convertiti al cristianesimo da tempo, furono messi ai margini della società. Il preludio a quello che sarebbe successo di lì a poco. Sacerdoti, in clandestinità, riuscì a scamparla. Jaffe invece, arrestato da militi in camicia nera, terminò la sua vita ad Auschwitz.
Il libro vuole ricostruire le loro storie, non accontentandosi di ripercorrere cronologicamente fatti e situazioni. È uno sguardo d’insieme a una stagione di scelte e responsabilità, in ogni senso. Perché l’orrenda pagina del pregiudizio e della violenza fascista, spiega l’autore, riguarda un po’ tutti.
E rileggerla attraverso lo sport, linguaggio universale per eccellenza, può forse aiutare a fare chiarezza. E al tempo stesso contribuire ad aprire nuove strade, a rafforzare la sfida di una Memoria realmente consapevole.
Israele, la leva per i haredim. L’Alta Corte di giustizia israeliana ha bocciato un emendamento del 2015 che esentava gli studenti delle yeshivot dal servizio militare. L’emendamento del 2015 modificava una legge del 2014, promossa dal partito politico centrista e laico Yesh Atid, che imponeva il servizio militare ai giovani haredim (ultraortodossi) israeliani. “Per la precisione, – spiega Avvenire – l’attuale legislazione concede loro di rinviare il servizio militare: numeri alla mano, la Corte ha verificato che solo poche migliaia di studenti haredi hanno scelto di arruolarsi, mentre altri 12mila no”. La bocciatura dell’Alta Corte nasce, spiegano i giudici, dalla violazione del principio di uguaglianza tra tutti i cittadini. Ora la maggioranza guidata da Netanyahu, che si fonda sul sostegno di due partiti religiosi contrati alla leva obbligatoria per gli studenti di yeshivot, avrà un anno di tempo per produrre una nuova legge che regoli la questione. Avvenire ricorda anche un altra decisione dell’Alta Corte, che concerne invece il cibo kasher (rispettoso della religione ebraica) e le certificazioni concesse, fino ad oggi, ai ristoranti del Paese dal rabbinato di Stato: “D’ora in poi, i ristoratori potranno fare a meno del placet delle autorità centrali – di fatto scavalcate- fornendo informazioni dettagliate sulla preparazione delle pietanze”.
Legge contro la propaganda fascista. Continua il dibattito sulla norma, passata alla Camera e ora in attesa della votazione al Senato, che introduce il reato di propaganda fascista. Secondo l’ex sindaco di Roma Francesco Rutelli la legge deve “individuare con precisione le fattispecie che sono reato. Sennò, partono provocazioni, risentimenti, risse, e si ricade in una scimmiottatura assurda da guerra civile da condominio” (Messaggero). “La legge Fiano – prosegue Rutelli – deve essere molto meglio precisata proprio per evitare questo: l’impazzimento generale. In Italia le divisioni covano e non vanno esasperate”. Il Quotidiano Nazionale raccoglie invece le reazioni a Predappio, la città di Mussolini dove ogni anno si riversano i nostalgici.
Il nuovo nunzio in Israele. Bergoglio, scrive Avvenire, “ha scelto come nunzio apostolico in Israele e delegato apostolico in Gerusalemme e Palestina monsignor Leopoldo Girelli. Succede in questo delicato incarico a monsignor che lascia l’incarico dopo 5 anni”.
Meridione ed ebraismo. Proseguono le iniziative al Sud nel segno della Giornata Europea della Cultura Ebraica: nella sala consiliare del Comune di Crotone, ieri l’incontro che ha visto, tra gli altri, protagonisti il rabbino capo della Comunità ebraica di Napoli, Umberto Piperno, il prefetto di Crotone, Cosima Di Stani, il vicesindaco della città, Antonella Cosentino, il referente della realtà ebraica calabrese, Roque Pugliese, il vicario dell’arcivescovo di Crotone, don Serafmo Parisi.
Edie Windsor (1929-2017). La sua causa davanti alla Corte Suprema aveva portato nel 2013 al primo grande passo verso la legalizzazione dei matrimoni gay negli Stati Uniti, racconta il Corriere. Edie Windsor, considerata una paladina dei diritti civili negli Usa, è morta a 88 anni. “Il lungo viaggio dell’America verso l’uguaglianza è stato guidato da innumerevoli atti di perseveranza e dalla volontà ostinata di una serie di eroi pacati – ha detto ieri di lei l’ex presidente Barack Obama -. Pochi erano così piccoli di statura come Edith Windsor e pochi hanno fatto una così grande differenza per l’America”.
Daniel Reichel twitter @dreichelmoked