Shir shishi – La catena dorata

kaminski2Kadeye Molodowska (1894-1975), poetessa in lingua yiddish, scrittrice, giornalista e insegnante di yiddish ed ebraico nonché una delle autrici più importanti e prolifiche, è già stata presentata in questa rubrica. Ma stavolta la strada della poesia passa attraverso tre lingue, quella della scrittura e quelle della traduzione. Kadya ha vissuto e scritto in diversi posti e ha pubblicato le sue opere tra il paese natio, lo shtetl di Bereza Kartuska in Bielorussia e le altre città in Polonia, Russia, America e Israele, divenendo una figura di riferimento nella poesia e in ambito culturale per i diversi ambienti ebraici del tempo. In realtà, Kadya è rimasta troppo a lungo all’ombra dei grandi autori yiddish divenuti una sorta di patrimonio dell’umanità: Israel e Itzhak Bashevis Singer (e la sorella Esther Kreitman), Y. L. Pertetz, Shalom Aleichem, Mendele Moicher Sfoirim e Scholem Asch.
Un capitolo ancora aperto riguarda il breve lasso di tempo che la coppia Lev – Molodowsky trascorse a Tel Aviv, tra il 1949 e il 1952. Nel periodo immediatamente successivo alla costituzione dello stato, Israele aveva l’aspetto di un collettivo unito dall’ideologia sionista di taglio socialista, che si riconosceva nello slogan di E. Ben Yehuda, “Ebreo, parla ebraico”. I giovani leader della nazione guardavano con ostilità allo yiddish, la lingua della diaspora “poco adatta all’ebreo nuovo”, come usava dire David Ben Gurion, pur con il suo accento marcato e la cadenza tipica dell’est Europa. Quando furono celebrati a Tel Aviv i funerali di Halperin (il suo maestro a Varsavia e a Odessa), la moglie e i figli dello studioso, noti cultori della lingua ebraica, allontanarono Kadya dal gruppo degli oratori perché insisteva nel voler ricordare il maestro in yiddish. E così, nonostante il rispetto e l’onore con cui gli scrittori locali l’avevano accolta e il riconoscimento del suo lavoro di redattrice presso il giornale Heym di Tel Aviv indirizzato alle giovani pioniere, la poetessa continuava a sentirsi straniera e dopo tre anni la coppia emigrò in America.
Le sue splendide poesie per bambini hanno avuto invece un grande successo in Israele e continuano a fare parte della letteratura classica per l’infanzia e per gli adulti amanti delle buone letture. Kadya Molodowska è stata tradotta dai più importanti poeti dell’epoca, N. Alterman, e L. Goldberg e la poesia La catena dorata è un’eccellenza della creatività nella Mame Loshen, ovvero, in yiddish.

Aprite il cancello, apritelo largo,
qui passerà una catena tutta dorata,
padre e madre e fratello e sorella
e sposo con sposa
in una carrozza leggera.

Aprite il cancello, apritelo largo,
qui passerà una catena dorata,
nonno e nonna, zio e zia,
e nipoti e nipotine
in una carrozza di perline.

Aprite il cancello, apritelo largo,
qui passerà una catena dorata,
con pera e mela
e miele per merenda,
un biscottino dal forno
sul piatto tutto d’oro…

Traduzione Sarah Kaminski


Sarah Kaminski, Università di Torino