Stella Bolaffi, pagine di vita

20170917_160931 Ci sono molti modi di raccontare una vita. Stella Bolaffi, dopo aver narrato quelle di chi le stava intorno (a cominciare dalla propria avventurosa famiglia), ora sceglie per la propria biografia una scansione che non è esattamente quella degli eventi, ma delle riflessioni sulla fede. “Autobiografia culturale” la definisce il giornalista della stampa Bruno Quaranta, chiamato ieri insieme a molti altri ospiti per presentare nella Sinagoga di Casale l’ultima fatica letteraria dell’autrice torinese: “Ridammi la vita: dai Salmi di Davide ad una visione etica contemporanea”.
Ora i Salmi possono essere tante cose: preghiera musica, filosofia, ma per Stella sono il punto di partenza per un’esplorazione trasversale, che comprende molte cose. Il sunto migliore lo trova il Sindaco di Casale Titti Palazzetti: “ Ho letto il libro con attenzione – spiega nella sua presentazione – mi ha colpito il confronto tra ebraismo e cristianesimo, alla ricerca degli elementi comuni. Uno di questi è l’importanza che entrambe le religioni attribuiscono alle azioni, alle opere rispetto ai riti.” Nel dibattito, moderato da Claudia De Benedetti, Stella Bolaffi conferma che il sindaco “ha colto esattamente lo spirito dell’opera”. Del resto nel libro l’ebraismo e cattolicesimo sono rappresentati dal pensiero di due “giganti” ben conosciuti dall’autrice, come il cardinale Carlo Maria Martini (presente in sala la sorella) e il rabbino Giuseppe Laras. Ma la ricerca interiore è un procedimento che Stella Bolaffi conosce anche sotto l’aspetto professionale di psicoanalista freudiana ed è la ragione per cui lo psicoanalista Claudio Arnetoli ha aggiunto la sua competenza al dibattito, così come Don Giampaolo Cassano nella veste di teologo. Unn libro meditato in tanti anni che però arriva proprio al momento giusto: proprio pochi giorni fa Papa Francesco ha dichiarato di aver frequentato per diverso tempo una psichiatra ebrea a Buenos Aires. Dal Re Davide a Freud insomma l’uomo si interroga su se stesso, ma a volte le domande sono la parte più interessante del procedimento.