Informazione – International Edition
Scienza e cultura nel nome di Rita
Fare scienza, fare cultura, nel nome di Rita Levi-Montalcini. L’odierna uscita di Pagine Ebraiche International Edition si apre con un’intervista alla nipote Piera, in cui si raccontano le iniziative portate avanti ricordando la scienziata Premio Nobel scomparsa quasi cinque anni fa. Pubblicato originariamente in lingua italiana nel mensile di settembre, il testo viene offerto ai lettori internazionali grazie al progetto di collaborazione tra la redazione giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e la Scuola traduttori e interpreti di Trieste, che vede numerosi studenti svolgere il proprio tirocinio proprio presso l’UCEI (a realizzare la versione in inglese Arianna Mercuriali).
Sono molte le iniziative legate alla cultura ebraica che prendono piede in queste prime settimane d’autunno: a Barletta, in Puglia, è stata annunciato l’avvio di un progetto per la realizzazione di una Cittadella della Musica Concentrazionaria. A Roma sarà visitabile fino al 21 ottobre una mostra dedicata a due pittrici contemporanee, l’italiana Veronica Botticelli e l’israeliana Khen Shish.
Sull’edizione internazionale di Pagine Ebraiche anche la traduzione in spagnolo di un testo dedicato all’arcivescovo di Milano Dionigi Tettamanzi, recentemente scomparso, in cui viene rievocata la sua visita alla sinagoga di Genova nel 1999 (traduzione di Anna Zanette).
È lo spagnolo anche la lingua di Bechol Lashon, dove Francesca Antonioli traduce un pensiero del professore dell’Università Ca’ Foscari Dario Calimani. Per la sezione pilpul invece la versione in inglese (realizzata da Ilaria Vozza) di una riflessione di Sergio Della Pergola sulla “crisi dei passaporti” in Israele.
In Italics, viene proposto un articolo della Jewish Telegraphic Agency in cui si ricostruisce come le diverse comunità ebraiche del mondo rompono il digiuno di Yom Kippur: tra i paesi trattati anche l’Italia, in cui secondo il giornalista la tradizione raccomanda piatti a base di pesce.
Infine, l’appuntamento con It Happened Tomorrow vede il direttore della redazione giornalistica UCEI Guido Vitale riflettere sul messaggio che l’ebraismo italiano vuole o deve mandare alla società: “L’ebraismo italiano fatica sempre di più a definire quale messaggio vuole effettivamente trasmettere alla società circostante, quale ruolo vuole assumere nell’Italia di oggi. La situazione consiglia di non accontentarsi più di idee generiche e di espressioni consuetudinarie, ma di definire un contenuto specifico, chiaramente percepibile da tutti gli italiani”.
Rt
(25 settembre 2017)