Hamas non cede sulle armi

rassegnaDopo dieci anni di controllo pieno da parte di Hamas il governo palestinese torna nella Striscia di Gaza. Ma il movimento terroristico, a quanto pare, sembra disposto a cedere soltanto i ministeri. E non certamente quanto ha di più prezioso: le armi. Ieri, scrive La Stampa, si è così tenuta la prima riunione ministeriale ma è anche ripartito il braccio di ferro fra le due ‘anime’. Abu Mazen, intervistato da una tv egiziana, ha chiarito subito quale dovrà essere il prossimo passo: il disarmo del braccio militare di Hamas, le temibili Brigate Ezzeldim Kassam che, si legge nell’articolo, “contano su 25 mila uomini e un arsenale missilistico di tutto rispetto”.

Il killer islamico di Marsiglia pochi mesi fa era passato da Aprilia, nel Lazio, dove già aveva vissuto tra 2004 e 2006. Una rivelazione che sta mettendo al lavoro gli inquirenti. Sottolinea al riguardo Repubblica: “Un tossicodipendente. Da quest’unico punto fermo partono gli investigatori italiani per ricostruire il passato e la rete di relazioni del trentenne tunisino”.

Il premier Gentiloni, in visita ad Assisi, annuncerà oggi una novità rivolta agli studenti italiani. Un calendario delle feste delle comunità, già diffuso a tutte le scuole dalla ministra Fedeli. “Non un calendario inter-religioso – osserva Alberto Melloni su Repubblica – ma uno strumento: basato sul postulato secondo cui paesaggio sociale, libertà religiose e pluralismo religioso sono le une il sensore dell’altro. Solo nelle dittature atee o teocratiche la persecuzione cerca di ridurre quella complessità”.

Attesa a Milano per la manifestazione contro i nuovi fascismi in programma domenica. Fuori dal mondo politico, scrive il Giornale, ci saranno anche la locale Comunità ebraica e l’UCEI. Inoltre, “richiamato dal manifesto dell’evento, il deputato Pd Lele Fiano”.

Sul Foglio una positiva recensione al saggio Presidenti di Adam Smulevich in cui si racconta la storia di tre presidenti ebrei di Serie A rimossi dal fascismo. Per il quotidiano si tratta di un piccolo affresco di storia patria “che si dipana sullo sfondo di eventi calcistici”.

Due turni di squalifica per la Curva Nord laziale dopo i cori razzisti di domenica. “II doppio turno è scaturito dall’aggravante. Sono stati puniti i buu razzisti ravvisati durante Lazio-Sassuolo ed è stata revocata la sospensione con condizionale che era stata comminata dopo il derby del 30 aprile scorso” spiega tra gli altri il Corriere dello sport.

Atti concreti, e non più solo parole, contro il fascismo che anche in Toscana rialza la testa. La richiesta, riporta tra gli altri Repubblica Firenze, arriva in queste ore da Anpi e Aned. Suscita preoccupazione in particolare l’iter avviato dalla Lega Nord per far intitolare una via di Grosseto a Giorgio Almirante.

(4 ottobre 2017)