Redenzione…

Nella Mishnah (Sukkah 4) è insegnato che durante la festa di Sukkot ogni giorno giravano in processione intorno all’altare e dicevano: Anà HaShem Oshya Na; Anà HaShem Hatzlichah Na. (Ti supplichiamo [‘ana’], HaShem, salva! Ti supplichiamo, HaShem, concedi la prosperità! [Tehillim 118, 25]). Invece, secondo Rabbi Jehudah dicevano: Ani WaHu, Oshya Na. (Io e Hu salva!). Che cosa significano le parole di Rabbi Jehudah? E quale era la natura del suo disaccordo con il tannà qammà?
Nella Ghemarah (Shabbath 104a) si dice: Hu è il nome del Santo benedetto sia: se ciò fosse possibile, anche lui ha bisogno di salvezza: lo e HaShem salva …. Con lui io sono nella sventura (Tehillim 91, 15).
Noi siamo responsabili del Tiqqun Olam, noi siamo responsabili anche di D-o, se così si potesse dire, attraverso le Mitzvoth.
A Sukkot invochiamo la Redenzione per noi, Popolo di Israele (Ti supplichiamo [‘ana’], HaShem, salva!) e per D-o stesso (lo e HaShem salva). La Redenzione finale è nelle nostre mani.

Paolo Sciunnach, insegnante