Livelli di guardia – Qui Vienna
Il mondo ebraico a Sebastian Kurz
“Fuori gli estremisti dal governo”

59dedce04228e_2abf7998282cbb5b844d38e9c83c06dbcf281143Fuori dal governo di Vienna l’ultradestra xenofoba del FPÖ (Partito della Libertà austriaco). È quanto chiedono le voci dell’ebraismo europeo a Sebastian Kurz (nell’immagine), capo del Partito popolare austriaco, che a 31 anni diventerà con ogni probabilità il prossimo cancelliere austriaco (nonché il più giovane capo di governo d’Europa). Dopo aver vinto ieri le elezioni per la Camera bassa con il 31 per cento dei voti, Kurz – già ministro degli Esteri dell’ultimo governo – dovrà ora scegliere i suoi alleati per la coalizione di maggioranza e, viste le posizioni anti-migranti assunte dal Partito liberale in campagna elettorale, il sodalizio più scontato sarebbe quello con l’ultradestra del FPÖ (Freiheitliche Partei Österreich). Il Partito della Libertà guidato da Heinz-Christian Strache è infatti il secondo partito del Paese, dopo aver conquistato il 27,4 per cento dei voti, davanti ai socialdemocratici scivolati al terzo gradino (26,7 per cento). “Esortiamo fortemente Kurz a formare una coalizione di partiti di centro e a non legarsi a un partito di estrema destra”, ha dichiarato il presidente del Congresso ebraico europeo (Ejc) Moshe Kantor. “Un partito che ha portato avanti una piattaforma di intolleranza xenofoba e che ha preso di mira gli immigrati non può avere una sedia al tavolo del governo – ha proseguito Kantor – L’Europa in generale e l’Austria in particolare dovrebbero sapere bene dove porta l’accettazione di ideologie populiste e nocive. Il ruolo centrale dell’Austria nel vincolare l’Europa del dopoguerra alla democrazia e ai diritti umani non deve essere sacrificato sull’altare della convenienza politica e del populismo a breve termine che ci ricorda i momenti più oscuri della memoria viva”.
A fare appello al leader del partito Popolare anche il presidente del Congresso mondiale ebraico (World Jewish Congress) Ronald Lauder, ambasciatore americano in Austria nel biennio 1986-87, che ha chiesto a Kurz di chiudere la porta a Strache e al FPÖ. “Come l’AfD in Germania, il Front National in Francia, o lo Jobbik in Ungheria, il FPÖ è un partito estremista che asseconda razzisti e antisemiti e istiga contro le minoranze – ha detto Lauder – È guidato da un uomo che nella sua giovinezza ha espresso chiaramente simpatie per i nazisti. Nel suo stato attuale, l’FPÖ non è e non dovrebbe essere un partito di governo”.