Femminicidio, l’arte denuncia

Screen Shot 2017-11-24 at 05.12.26Su fogli di carta cotone dipinti a china sono numerosi i volti ad affiorare: si tratta dei ritratti delle donne uccise nel 2015, 2016 e 2017. Un pattern gigantesco che restituisce il dramma di un fatto di cronaca perpetuo, il femminicidio. È il tema al centro dell’installazione “Femminicidio. Donne uccise 2015-2017”, dell’artista veneziana Paola Volpato, inaugurata nella Sala del Cenacolo del Complesso di Vicolo Valdina della Camera dei deputati. Curata da Giorgia Calò e Cesare Biasini Selvaggi, l’iniziativa si propone di lasciare un segno profondo sensibilizzando, attraverso l’arte, su un tema di stretta attualità. Lo mette in luce anche un recente rapporto di Sos Stalking, che appena pochi giorni fa ha diffuso il dato relativo a quest’anno: da gennaio ad oggi sono 84 le donne che hanno perso la vita per mano del marito, del compagno o dell’ex.
Ha sottolineato Calò, che è critica d’arte oltre che assessore alla Cultura della Comunità ebraica romana: “Bisogna riconoscere a Paola Volpato il merito di aver trattato un tema, purtroppo così attuale, senza scadere nel banale, utilizzando una tecnica oserei dire ‘rispettosa’ delle tragiche storie che vedono come protagoniste quei volti ritratti dall’artista”.

(24 novembre 2017)