Germania, appello all’unità

rassegnaLa soluzione non può che essere una Grande Coalizione. Il presidente tedesco, Frank-Walter Steinmeier, continua a sostenere questa ipotesi (esercitando pressioni in particolare sul leader dell’Spd Martin Schulz) per superare l’impasse post-elettorale ed evitare tutta una serie di circostanze che metterebbero a rischio la stabilità del paese e favorirebbero con tutta probabilità l’ascesa ulteriore di forze estreme. Come riporta tra gli altri Repubblica, ieri Schulz è stato da Steinmeier, il quale è stato molto netto sull’ipotesi di un ritorno al voto. “Il suo appello – si legge – e quello analogo di un vecchio leone della politica tedesca come Wolfgang Schaeuble, nella sua nuova funzione di presidente del Bundestag, sono stati interpretati da tutti come un invito forte a Schulz a compiere un gesto di responsabilità e tornare al governo”.

Continua a far parlare il prossimo intervento a Napoli della palestinese Leila Khaled, terrorista non pentita, che il 4 dicembre sarà ospite all’Asilo Filangieri (edificio di proprietà del Comune in centro storico, ma da anni gestito da un collettivo). Si chiede Pierluigi Battista sul Corriere: “Perché accogliere con tanto entusiasmo una militante diventata famosa per aver dirottato aerei come arma letale di lotta politica per distruggere lo Stato di Israele, insomma una terrorista ancora convinta delle sue scelte? Perché, come ha fatto il sindaco di Napoli e come ha fatto il Parlamento europeo e altre istituzioni che saranno incontrate in un tour promozionale, celebrare le gesta di Leila Khaled, che nemmeno due mesi fa ha legittimato l’assassinio di tre cittadini israeliani come guerra santa contro l’odiato ‘sionismo’?”.

“Il Talmud siamo noi, è ciò che ha reso il popolo ebraico com’è oggi. Tutte le nostre tradizioni religiose, poi diventate culturali e familiari, hanno origine in questo libro. Che è anche un unicum dal punto di vista strutturale”. Così il coordinatore del Collegio Rabbinico Italiano, rav Gianfranco Di Segni, che in una intervista al Venerdì ne racconta specificità e orizzonti valoriali.
L’occasione è l’imminente uscita, con la casa editrice Giuntina e nel solco del protocollo di intesa fra presidenza del consiglio, Miur, Cnr, e Ucei-Cri, della traduzione italiana del trattato Berakhot. Alla domanda su cosa abbia da dire la traduzione di quest’opera a chi non è ebreo, il rav risponde: “È un pezzo fondamentale della storia culturale europea. Pensiamo a Marx e Freud: non erano praticanti, ma nelle loro famiglie il Talmud si era studiato per molte generazioni”.

“Lasciate riposare in pace Anna Frank”. È quanto chiede la presidente della Comunità ebraica romana Ruth Dureghello in una intervista al Fatto Quotidiano. Dopo l’orrenda iniziativa antisemita di un gruppo di tifosi della Lazio dell’ottobre scorso a far parlare oggi
è l’utilizzo della sua figura da parte di alcuni tifosi della Roma all’indomani della vittoria nel derby. Stavolta quel volto non era un insulto, scrive il Fatto Quotidiano, “ma quasi un tentativo di appropriarsene per prendere in giro i rivali”.

Poche righe in genere sui giornali per la protesta di 120 tra gruppi e sindacati contro la partenza da Israele del prossimo Giro d’Italia. Il via alla corsa sarà dato il 4 maggio a Gerusalemme.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(24 novembre 2017)