“Attacco nel Sinai, un dolore
che deve svegliare le coscienze”

“L’attentato alla moschea di Bir al-Abed, nel Sinai, lascia senza fiato e genera quel grido di dolore con il quale si spera di svegliare le coscienze di chi sostiene il terrore anche con l’indifferenza o con l’illusione che riguardi solo il lontano deserto”.
Dinanzi alle centinaia di innocenti, tra cui molti bambini, uccisi nel nome di un’ideologia devastante e per ciascuno di loro l’eco del nostro grido di dolore deve arrivare lontano e desidero per questo esprimervi la più sentita vicinanza. A voi che rappresentate l’Islam in Italia e al corpo diplomatico egiziano. A voi che con quotidiane fatiche, partecipazione, dialogo e valori coltivate nella nostra società italiana la fiducia in un Islam che fa fiorire il deserto dell’ignoranza e della crudeltà”. A dichiararlo in una nota alle Associazioni musulmane è la Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni.
Sottolinea ancora la Presidente UCEI: “L’ennesima violazione di un luogo di preghiera, consacrato alla vita è invece devastato dal terrorismo e dalla sua potenza distruttrice e questa grave violazione deve imporci una riflessione e un concreto agire. Dobbiamo rafforzare la collaborazione tra le diverse religioni, unite da una prospettiva di pace, fede della vita e rispetto reciproco. L’Islam moderato, largamente maggioritario nel nostro paese e nel mondo, deve saperci guidare con ancora più determinazione in questa direzione”.