La tutela dei diritti degli animali
e quelle polemiche orchestrate

La scorsa settimana è diventato virale un video in cui si mostravano le immagini terribili di violenze subite da degli agnelli all’interno di un mattatoio nella zona di Viterbo. A diffondere il video apparentemente appena girato, l’associazione animalista Animal Equality e, nel far circolare la notizia, sul web si era parlato di un mattatoio che operava macellazioni rituali (con riferimenti alla shechitah ebraica e la dhabihah islamica). Attraverso ricostruzioni giornalistiche successive è però emerso che il video è del 2015, la struttura dove sono state riprese le brutali immagini è stata chiusa dopo un’indagine avviata dalle autorità e la stessa non aveva nulla a che fare con le macellazioni rituali casher. L’unica struttura autorizzata nella zona di Viterbo a macellare casher è l’Ilco.
In un’intervista il proprietario della Ilco Piero Camilli, ha spiegato che “le immagini non sono state girate all’interno dei nostri stabilimenti ma in quelli di qualcun altro. E specifico che quello che si vede dal filmato non ha nulla a che fare con la macellazione halal o kosher, sono piuttosto agnelli trattati male. E macellati per l’Italia”. Quanto denunciato non ha nulla a che fare con la Ilco né con le lavorazioni in deroga per motivi religiosi.