“Cedro, simbolo forte di identità”

Nota a livello internazionale per la bellezza dei suoi frutti, il comune calabrese di Santa Maria del Cedro è meta privilegiata da rabbini di tutto il mondo che ormai da molti anni vi si raccolgono nell’imminenza del Sukkot. Il cedro, insieme a rami di palma, salice e mirto, per formare il “lulav” simbolo della Festa delle Capanne.
Nel Meridione che riscopre con sempre maggiore intensità le sue radici ebraiche, un legame sentito con partecipazione a tutti i livelli: dalle istituzioni ai cittadini. A rinnovarlo la visita della Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni, accompagnata in Calabria dal rabbino Umberto Piperno e dal Consigliere della Comunità ebraica napoletana Roque Pugliese. Una giornata fitta di appuntamenti che ha preso avvio nell’Istituto Comprensivo Borsellino di Santa Maria del Cedro, con i ragazzi protagonisti. Tante domande, interventi musicali, un vivo interesse generale. Ad intervenire il sindaco Ugo Vetere, il consigliere generale Mauro D’Acri, il dirigente scolastico Gerardo Guida, il presidente del consorzio del cedro Angelo Adduci, il presidente dell’accademia internazionale del cedro Franco IMG-20171219-WA0008Galliano. “Molto emozionante – osserva Di Segni – confrontarci con i ragazzi sul significato del cedro ma anche sulla festa di Chanukkah che va concludendosi. Una bellissima iniziativa, nel segno dell’incontro”. Tra i diversi appuntamenti in agenda nel pomeriggio, la visita al campo di Ferramonti e l’accensione a Cosenza (a Largo Antoniozzi) della Chanukkiah.
Intervenendo stamane a scuola, il rav Piperno ha affermato: “L’identità ebraica che si snoda tra Israele e Diaspora da 3700 anni è sintetizzata da due immagini scelte per segnalare, dalle sinagoghe alle tombe, il proprio ebraismo. Due simboli che hanno comune origine biblica tuttavia distanti, dialettici come il rapporto tra centro e Diaspora. La Menorah, il candelabro d’oro descritto in Esodo per illuminare il Santuario, si contrappone totalmente al frutto di bell’aspetto, il cedro, prescritto nel Levitico per la festa delle Capanne”. A differenza della Menorah, il cedro non è un oggetto miracoloso, né un pezzo di oro puro pur sempre inanimato. Ma è, ha spiegato rav Piperno, “un vegetale particolare che nasce dal terreno ed abita sull’albero in tutte le stagioni dell’anno”.

(19 dicembre 2017)