Italia, meno sbarchi di migranti
La nuova via dei voli umanitari

rassegna“Nel 2018 fino a 10mila profughi potranno raggiungere senza rischi l’Europa attraverso corridoi umanitari, mentre stando agli obiettivi dell’Oim 30mila saranno i migranti senza diritto all’asilo che potranno tornare a casa con rimpatri volontari. Quest’anno già lo hanno fatto in 18mila. Insieme alle autorità libiche abbiamo costruito un nuovo modello di gestione dall’altra parte del Mediterraneo”. È la sintesi della situazione dell’arrivo e rimpatrio dei migranti in Europa da parte del ministro dell’Interno Marco Minniti, che, in un’intervista a Repubblica, parla positivamente degli accordi stipulati da Roma con Tripoli (criticati da ong internazionali) che hanno permesso di ridurre gli sbarchi in Italia di migranti dall’Africa. Minniti interviene anche sulla mancata discussione della legge sullo ius soli (come racconta il Messaggero, al Senato non c’era il numero legale: la legge sulla cittadinanza non la “voleva nessuno. A parte il Pd, ma in realtà – sotto sotto – neanche tutto il Pd”). Secondo Minniti “siamo arrivati troppo tardi a porla come centrale in questa legislatura. Ma è una riforma necessaria, che deve restare all’ordine del giorno del Paese. Lo ius soli infatti non è una legge sull’immigrazione, ma sull’integrazione, tassello cruciale delle politiche migratorie, di cui fanno parte anche controllo dei flussi e corridoi umanitari”.

Usa, l’attentato evitato. Un attacco dinamitardo il giorno di Natale nel cuore del porto turistico di San Francisco, seguito dall’assalto a mano armata con due armi automatiche tra la folla in preda al panico. Il ventiseienne aspirante terrorista Everitt Aaron Jameson aveva studiato il piano in tutti i particolari, racconta il Messaggero. L’uomo, arrestato dal Fbi, aveva intenzione di compiere la strage in segno di vedetta contro Trump per aver riconosciuto Gerusalemme capitale d’Israele: “Avete permesso a Donald J. Trump di consegnare Al Quds agli ebrei” aveva scritto nella sua lettera-testamento l’aspirante terrorista.

Milano, la stupidità neofascista contro il Parini. Tre aule vandalizzate, banchi e cattedre ribaltati, due computer danneggiati, libri e vocabolari distrutti, svastiche e scritte fasciste («Dux Nobis») sulle scrivanie. II concerto natalizio che si è tenuto giovedì sera al liceo classico Parini, con 250 persone presenti, si è trasformato in una pessima sorpresa. “L’incursione è stata durante il concerto che si teneva al piano terra. Subito dopo abbiamo chiuso la scuola con l’allarme. Qualcuno dei presenti è salito al secondo e terzo piano per devastare e scrivere frasi certo non degne di questo liceo” racconta a Corriere Milano il preside Giuseppe Soddu. Condanna dell’episodio anche da parte del presidente dell’Anpi Milano Roberto Cenati.

Emilio Jona e la Grande Guerra. La Stampa dedica un’ampia intervista all’avvocato, scrittore, poeta, traduttore Emilio Jona, ebreo piemontese che in questi giorni ha compiuto 90 anni. “Nel 2018 uscirà Al rombo del canon, scritto con Franco Castelli e Alberto Lovatto. Uno straordinario lavoro, ossia una straordinaria fatica. – racconta Jona – Cinquecento libri letti, milleduecento note, quasi duecento esempi musicali nei due cd allegati al volume. Di canzone in canzone. Le canzoni cantate dai soldati nella Grande guerra”.

Israele saluta l’Unesco. Dal governo di Gerusalemme arriva l’annuncio che lascerà l’Unesco entro la fine del 2018 per quelli che ha definito i “sistematici attacchi” nei suoi confronti proprio dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura. Il portavoce del ministero degli esteri israeliano, Emmanuel Nahshon, ha precisato che la decisione è stata assunta a seguito dei “tentativi dell’Unesco di disconnettere la storia ebraica dalla terra di Israele”. Il testo in cui verrà annunciato l’abbandono conterrà una clausola in cui si precisa che la decisione “potrà essere revocata qualora l’organizzazione venisse riformata e cambiasse atteggiamento nei confronti di Israele prima della fine del 2018” (Osservatore Romano).

Segnalibro. Il Corriere Lettura parla del libro dedicato alla storia di Giobbe dallo studioso americano Mark Larrimore, pubblicato in Italia dal Mulino. Su La Stampa invece la traduzione di un articolo dello scrittore ebreo americano Nathan Englander su una sua esperienza di cena natalizia da una famiglia italoamericana: “Natale in casa Celentano”, il titolo del pezzo. Di nuovo il Corriere Lettura presenta poi l’ultimo libro di Jonathan Israel, The Expanding Blaze. How the American Revolution Ignited the World, 1775-1848 (Princeton University Press) che sarà pubblicato in Italia da Einaudi nella seconda metà del 2018.

L’innovazione israeliana. Scelto da Forbes come principale VC (Venture Capitalist) al di fuori degli Usa, la Stampa intervista Erel Margalit, fondatore di Jerusalem Venture Partners, che parla dei suoi progetti e dell’evolversi dell’economia israeliana.

Daniel Reichel twitter @dreichelmoked