L’Italia punta su Teheran
Nonostante le tensioni di questi giorni e il traballante accordo sul nucleare l’Italia continua a scommettere sull’Iran. Lo si apprende dal Sole 24 Ore, che dà notizia di un accordo quadro che sarà firmato nelle prossime ore e in cui si prevede “l’apertura di linee di credito da parte italiana verse banche iraniane per un ammontare complessivo fino a 5 miliardi di euro, per il finanziamento di singoli progetti di investimento, e da parte del governo iraniano, il rilascio, per ciascuno di essi della garanzia sovrana”.
Il calcio italiano si appresta a rinnovare i propri vertici, in un clima ancora di grande incertezza. Tra i tanti temi di cui si dovrà occupare il successore di Carlo Tavecchio la lotta al razzismo nelle curve, ancora lontano dal dirsi sconfitto. Al riguardo Repubblica attacca duramente l’attuale dirigenza della Figc: “Razzismo impunito, la vergogna italiana che il calcio condona” il titolo di un’odierna inchiesta sull’argomento. “Per la Figc – si legge – il fenomeno del razzismo nel calcio italiano sembra quasi un problema risolto: ma la riduzione del 74% degli episodi sventolata come un trionfo, è in realtà solo una riduzione delle sanzioni: colpa di un sistema che non ha più gli strumenti per colpire i colpevoli”.
In un editoriale sul Corriere Maurizio Caprara spiega l’importanza che negli assetti di governo vi sia esperienza sui temi della sicurezza e ricorda tra le altre, a titolo di esempio, la figura di Yitzhak Rabin. “Il primo ministro israeliano che più si avvicinò alla pace con i palestinesi – si legge – era stato nel 1967 il capo di stato maggiore che permise al suo Paese la vittoria nella guerra dei Sei giorni”.
Approvata ieri dalla Knesset, il Parlamento israeliano, una legge che impone la chiusura dei piccoli supermercati e dei ristoranti durante lo Shabbat. Osserva al riguardo Repubblica: “La legge era stata voluta dai partiti ortodossi, componenti fondamentali della coalizione di governo di Netanyahu. Ma contestata sia dalla sinistra sia da alcuni deputati dello stesso partito del premier”. Forti critiche tra gli altri dal sindaco di Tel Aviv.
Scarso interesse, sulla stampa italiana, per i gravi episodi di Parigi segnalati ieri sul nostro notiziario quotidiano. Tra le poche eccezioni Avvenire, che spiega come il negozio casher dato alle fiamme nella capitale francese sia stato imbrattato nei giorni precedenti “con scritte antisemite e svastiche”.
Donna Moderna presenta “Il processo”, la rappresentazione teatrale che andrà in scena il 18 gennaio all’auditorium Parco della Musica di Roma e in cui saranno inchiodati alle loro responsabilità i firmatari e coloro che resero possibili le Leggi razziste. Uno spettacolo “per conoscere il buco nero in cui l’Italia sprofondò col fascismo”.
Il 2018 un anno di importanti appuntamenti per lo sport italiano ed europeo. L’editorialista della Gazzetta dello sport Franco Arturi ricorda, a 80 anni dalla vittoria del secondo mondiale di calcio da parte dell’Italia, l’uso strumentale dello sport da parte delle dittature in un’epoca segnata tra le altre dalla promulgazione delle Leggi antiebraiche. E inoltre i 70 anni dalla vittoria del secondo Tour de France da parte di Gino Bartali, il ciclista eroe “che ha meritato una medaglia d’oro al valor civile e l’inserimento fra i Giusti del mondo da parte di Israele”.
In vendite in edicole di Firenze e provincia alcuni calendari celebrativi di Benito Mussolini. A denunciare l’accaduto, come riporta Italia Oggi, sono stati alcuni esponenti toscani di Liberi e Uguali.
La storia della Pitigliano ebraica, la “Piccola Gerusalemme”, protagonista del documentario Il pane della Memoria che sarà presentato venerdì alla Camera dei deputati. Un film che, sottolinea il Quotidiano Nazionale, “ripercorre la storia plurisecolare della comunità ebraica di Pitigliano riportando alla luce la straordinaria esperienza di integrazione culturale tra ebrei e cattolici, lacerata al tempo delle leggi razziali”. Sempre in tema di Leggi del ’38 il Corriere del Veneto presenta la mostra in esposizione all’Università Ca’ Foscari di Venezia, dedicata ai 12 studenti ebrei che da lì furono cacciati con l’entrata in vigore del provvedimento.
Sul Foglio si recensisce libro Sabba contro Israele, di Niram Ferretti: “Un libro militante, nel quale ribatte colpo su colpo alle aggressioni verbali, culturali e anche psicologiche di cui lo Stato ebraico è fatto sistematicamente oggetto”.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(10 gennaio 2018)